Al contenuto della pagina

Amp Modeling

The all-in-one solution for various applications.
Amp Modeling

1. Introduzione

Agli albori della chitarra elettrica, gli amplificatori valvolari erano l'unico modo per portare il suono di questo strumento all'orecchio dell'ascoltatore.

Con le loro tipiche caratteristiche sonore e il loro effetto overdrive, gli amplificatori valvolari hanno chiaramente plasmato l’idea che, al nostro orecchio, distingue il timbro della chitarra elettrica. I pro e i contro erano le valvole che, pur restituendo un suono inconfondibile, erano sensibili all’usura e necessitavano dunque di essere periodicamente sostituite.

Inoltre, per gli amplificatori particolarmente potenti erano necessari trasformatori pesanti, senza contare che i cabinet non erano disponibili in formato portatile. Alla comparsa dei transistor sul mercato, negli anni '60, corrisposero molte sperimentazioni e diversi produttori si cimentarono nella costruzione di amplificatori per chitarra con questa nuova tecnologia. Sebbene questi fossero più leggeri e facili da gestire, quasi nessuno dei modelli si avvicinava all'ideale sonoro degli amplificatori a valvole. Solo nel caso di suoni non distorti alcuni potevano essere convincenti: un classico di questo periodo è il Roland Jazz Chorus JC-120.

Negli anni '90 il digitale ha introdotto una tecnologia completamente nuova nel mondo degli strumenti musicali, dando vita a molte innovazioni rivoluzionarie.

Questo ci porta all'argomento in questione: senza tale sviluppo non esisterebbe la modellizzazione degli amplificatori così come i dispositivi associati, i cosiddetti Modeling Amps o Amp Modeler.

I tuoi contatti