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5. Amp Modeling

Il tipico suono di un amplificatore a valvole, affermatosi per decenni e ormai familiare agli ascoltatori, ancor prima che ai chitarristi, caratterizza anche le comuni aspettative nei confronti di un amplificatore per chitarra. Così stando le cose, è comprensibile che ci sia un certo scetticismo verso i dispositivi che non dispongano di incandescenti bulbi in vetro.

Röhren

Non è solo il suono a giocare un ruolo importante, bensì anche la sua percezione e l'interazione tra amplificatore, chitarra e musicista. Con un buon amplificatore a valvole, ad esempio, il grado di distorsione del suono può essere controllato molto comodamente attraverso l’intensità dell'attacco: il potere necessario ad ottenere un suono corposo è letteralmente nelle tue mani. Un buon amplificatore valvolare restituisce anche le sfumature prodotte dalla tecnica applicata sulle corde, in maniera molto accurata.

La maggior parte degli amplificatori a transistor degli anni '70 e '80 non era assolutamente in grado di tenere il passo con queste caratteristiche. Tuttavia, la tecnologia digitale ha reso possibile riprodurre il suono, la risposta degli amplificatori per chitarra e dei cabinet in formato completamente digitale, grazie ai cosiddetti algoritmi. Questi ultimi non sono altro che una disposizione precisa per il corretto svolgimento di un compito: nel nostro caso, un algoritmo dice al processore come deve agire per ottenere un determinato risultato. Gli algoritmi sono quindi anche il cuore pulsante di un amplificatore a modellizzazione (modeling amp): quanto più veloci sono i processori, tanto più finemente i convertitori elaborano il segnale audio, più autentico sarà il risultato. I circuiti di ingresso e di uscita, noti in gergo tecnico come convertitori AD/DA, convertono il segnale analogico della chitarra in uno digitale (AD) in modo che possa essere elaborato dal processore. Il risultato viene poi rilasciato dal mondo digitale come segnale audio analogico (DA) e inviato all'uscita.

Un precursore dei modeling amp digitali, che arrivarono sul mercato a metà degli anni '90, fu il SansAmp dell'azienda newyorkese Tech 21, che già nel 1989 utilizzava circuiti analogici per ricreare il suono di diversi tipi di amplificatori.

SansAmp
Tech 21 SansAmp

Fu poi il produttore giapponese Boss a lanciare velocemente alcuni dispositivi molto interessanti, come il GP-100 e il primo Virtual Guitar System (VG-8).

Il primo vero classico è stato realizzato da Line 6, un'azienda ancora piuttosto giovane all'epoca, che nel 1998 presentò il POD a un pubblico di esperti stupito - con la sua sorprendente forma a fagiolo rosso.

Line 6 POD
Line 6 POD

Il POD disponeva di 16 repliche digitali di amplificatori valvolari classici (amp models) con i relativi cabinet. Quello che si poteva fare con il POD, cioè collegare la chitarra e connetterla direttamente a un mixer, all'epoca poteva essere realizzato solo nel mondo valvolare con una complessa catena di segnale e un volume elevato. La registrazione era ora molto semplice, veloce, silenziosa e 16 amplificatori, compresi i cabinet e gli effetti, entravano in uno zaino. All'epoca, il suono del POD e dei modelli successivi era così valido che per molto tempo furono considerati "lo stato dell'arte" in termini di amplificatori a modellizzazione, nonostante tutti gli sforzi della concorrenza.

Line6 PodII
Line6 PodII
Line6 Pod x3
Line6 Pod x3

Fino al 2012, anno segnato dall’entrata sul mercato del Kemper Profiler, che fu una vera e propria svolta.

Kemper Profiler
Kemper Profiler

L'azienda tedesca ha sviluppato un amplificatore digitale che permette all'utente di creare i cosiddetti profili (Profile) di un amplificatore valvolare. Il Profiler analizza un amplificatore reale, con l'aiuto di segnali acustici di prova, e crea un profilo digitale del suono che non solo è incredibilmente simile all'originale, ma si avvicina anche molto alla risposta di un amplificatore a valvole in termini di percezione. Il profilo che ne risulta non è un campione immutabile: può essere regolato normalmente in termini di distorsione, con un equalizzatore, e adattato ai gusti personali grazie a un gran numero di effetti integrati. Una tecnologia che da allora ha convinto molti professionisti a portare con sé i suoni degli amplificatori che più conoscono, senza il problema e i costi dovuti al trasporto.

Creare i propri profili non è un prerequisito poiché Profiler è già dotato di un gran numero di amplificatori di serie, oltre al fatto che ulteriori profili elaborati sono disponibili presso vari fornitori. Anche l'ideatore del POD non si è dato pace negli ultimi anni e offre un amp modeling di alta qualità, sotto forma della sua ammiraglia, il Line 6 Helix.

Line 6 Helix Guitar Processor
Art.-Nr. 366537 - Line 6 Helix processore per chitarra

Un altro noto rappresentante di questo settore è il produttore Fractal Audio.

Per approfondire l’argomento, ti consigliamo di dare un'occhiata alla nostra guida completa sull’amp modeling.

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