L'impressione sonora soggettiva è generalmente più importante dei dati tecnici. Tuttavia, ci sono alcuni punti a cui prestare attenzione.
È importante che il rumore sia basso soprattutto se si registrano sorgenti che si trovano a una grande distanza, come un coro o un'orchestra, o sorgenti molto silenziose come una chitarra a corde in nylon.
Con i microfoni a condensatore, il rumore è solitamente indicato come "rumore intrinseco": più basso è il suo valore, meno rumoroso sarà il microfono. I 16 dB-A o inferiori sono valori molto buoni per un microfono a diaframma piccolo; i 20 dB-A sono ancora accettabili. A partire da circa 23 dB-A, invece, è possibile percepire un certo rumore di fondo già con sorgenti silenziose.
La A dopo il decibel indica una ponderazione scientifica incentrata sull'orecchio umano. In altre parole, il rumore nelle aree di confine della percezione umana (frequenze molto basse e molto alte) hanno una minore rilevanza nel valore "pesato A". Occasionalmente vengono forniti anche valori di rumore non ponderati da non confrontare con i valori ponderati A.
O in gergo comune: output. Microfoni diversi producono livelli di uscita diversi per la stessa sorgente sonora. La sensibilità di un microfono è solitamente espressa in millivolt per Pascal, ovvero in tensione di uscita a una determinata pressione sonora. I tipici microfoni a diaframma piccolo hanno valori di 5-10 mV/Pa (misurazione comune in Germania - standard: IEC 60268-4 o DIN IEC 268-4). All'estero, il valore è spesso indicato in dB/Pa: dB ~ 20 * log (U1/U0) U0 è la tensione di riferimento di 1 V. Utilizzando il Rode NT5 come esempio, la sensibilità di 12 mV/Pa equivale a -38 dB/Pa. Cioè: 12 mV equivalenti. 20*log (0,012 V/1 V) dB= 20*log(0,012) dB= 20*(-1,920...) dB= -38,416 dB.
Comunque sia, bisogna ricordare quanto segue: più alto è il valore in mV/Pa (o il valore in dB/Pa), maggiore è il volume del microfono, così da richiedere un minor contributo da parte del preamplificatore.
Alcuni ritengono che il superamento del livello di pressione sonora limite distrugga il microfono, ma non è questo il caso! Tale valore indica solo il volume massimo del microfono, senza distorsioni. Un SPL massimo di 125 dB equivale a dire che il microfono produce una distorsione armonica totale (THD) maggiore di 0,5% rispetto al detto livello. Talvolta l'1% di THD è considerato al limite, ma più alto è il livello di pressione sonora massima, meglio è. Nello studio domestico, questa specifica è raramente un valore critico. Il vicinato è solitamente alla porta, con i fucili da caccia, molto prima che lo Stack Marshall metta in crisi il microfono ;-)
Alcune sorgenti sonore, come gli strumenti a fiato o i tamburi, raggiungono volumi elevatissimi a distanza ravvicinata. Altre sorgenti sono più rumorose di quanto si pensi in quanto gran parte della loro potenza sonora si trova in gamme di frequenza molto alte o molto basse, che l'orecchio umano considera meno rilevanti. Ad esempio, il tamburello è uno strumento molto, molto rumoroso che è all'origine della distorsione di tanti microfoni a condensatore e diaframma piccolo, soprattutto a distanza ravvicinata. I valori ottimali, in termini di limitazione del livello di pressione sonora, si identificano nei 130 dB e oltre. Per molti microfoni, la portata può essere estesa attivando una riduzione del livello (Pad). Con un Pad da -10 dB, il livello di pressione sonora di taglio da 130 dB arriva ai 140 dB. Tuttavia, si dovrebbe ricorrere all'uso del Pad solo se necessario.