I microfoni a condensatore si dividono in modelli a diaframma largo o piccolo: il primo avrà un diametro di 1" (2,54 cm) o più, mentre i modelli a diaframma piccolo misurano poco più di ½" (da 12 a 15 mm). I microfoni dotati di una capsula che misura¾"(18 - 22 mm) vengono definiti definiti a diaframma piccolo o a diaframma largo a piacere del produttore. I microfoni a diaframma largo sono molto grandi e la capsula è montata verticalmente con attacco laterale per il supporto dell’asta. Quelli a diaframma piccolo sono cilindrici, quasi a ricordare un sigaro, spesso con l’attacco del supporto nella parte inferiore del microfono.
Sarebbe lecito pensare che la dimensione del diaframma sia proporzionale alla risposta in frequenza – un po' come gli altoparlanti dei bassi, più grandi dei tweeter – ma così non è.
I microfoni a diaframma piccolo possono captare le basse frequenze proprio come i microfoni a diaframma largo; e questi ultimi, generalmente, captano la gamma degli alti come i primi. I microfoni a condensatore coprono una gamma di frequenze molto ampia che copre, in genere, l'intero spettro udibile.
È pur vero che la dimensione del diaframma gioca un ruolo importante nella direttività del microfono: con i modelli dal diaframma largo, il campo di registrazione si assottiglia alle alte frequenze. Ciò significa che i segnali che colpiranno il diaframma dalla parte anteriore ("in asse") suoneranno più intensi in volume rispetto alle fonti sonore situate lateralmente ("fuori asse"). Inoltre, il diaframma largo offre una risposta all'impulso leggermente inferiore al rendimento del suo opposto che, essendo più piccolo, può così assecondare le onde sonore con maggior precisione.
Il microfono a diaframma largo ha comunque un vantaggio sul microfono a diaframma piccolo: porta in sé meno rumore. La più ampia superficie del diaframma fa sì che il segnale utile sia più forte, restituendo un migliore rapporto segnale-rumore. Specialmente con segnali equilibrati e calmi, il rumore è un fattore decisivo.
Non dimentichiamo però che gli svantaggi teorici non sono rilevanti in ogni applicazione pratica. La resa inferiore fuori asse, nel caso di un microfono a diaframma largo, non ha alcun ruolo nelle registrazioni vocali, ad esempio, in quanto il cantante è direttamente "in asse" rispetto al microfono. In linea di massima, il microfono a diaframma largo è spesso la scelta migliore, soprattutto nella musica pop. Non per nulla definito "il microfono del solista", il modello a diaframma largo ha la proprietà di far risuonare le fonti sonore - specialmente la voce umana - più ampie e piene che nella realtà. "Larger than life", come amano dire gli americani. E questo è esattamente il suono che tutti vogliamo!