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4. Transistor vs valvole

Nonostante i transistor negli amplificatori per chitarra siano stati per molti anni considerati imitazioni economiche, dal suono scadente se comparati alla vecchia tecnologia valvolare, essi vedono ormai una netta diffusione. Grazie ai loro circuiti sofisticati, i modelli a transistor amplificano oggi un gran numero di chitarre sui palchi di tutto il mondo. In contrasto con la tendenza generale, che vede la tecnologia valvolare nei dispositivi elettronici quasi completamente dimenticata, i vecchi amplificatori a valvole sono ancora molto popolari tra i chitarristi e i bassisti. I produttori di valvole sono ormai pochissimi, cosa che le rende molto più costose dei transistor, a fronte del fatto che la loro tecnologia le rende decisamente più soggette ai guasti. Cosa rende le valvole così affascinanti per il chitarrista?

Semplicemente, il suono! A differenza della tecnologia Hi-Fi, l'amplificatore per chitarra può e deve modificare il segnale. L'effetto altrimenti temuto, la distorsione, normale conseguenza del sovraccarico, è ciò che conferisce agli amplificatori il loro suono caratteristico, ed è proprio in questa gamma di overdrive (indipendentemente dal fatto che sia generata nel preamplificatore o nell'amplificatore di potenza) che le valvole si distinguono dai transistor: poiché gli amplificatori a valvole, pilotate da tensioni molto più elevate, sono costituiti da un circuito più semplice, reagiscono più rapidamente al segnale rispetto ai transistor. Inoltre, grazie alla loro gestione del sovraccarico, la potenza degli amplificatori valvolari viene percepita più intensa, di quasi il doppio, rispetto alla potenza espressa dai transistor.

I chitarristi considerano solitamente l'amplificatore come uno strumento a sé stante. Il classico suono rock viene creato sia al livello del preamplificatore che dell'amplificatore di potenza valvolare, interagendo con gli altoparlanti (dove si verifica, tra l’altro, anche la distorsione): i livelli elevati vengono inviati alla bobina dell'altoparlante per poi essere nuovamente influenzati elettromagneticamente, a seconda della deflessione del loro diaframma. L'altoparlante converte solo una parte limitata del livello in energia sonora, rinviando quella restante al livello d’uscita, dove l'amplificatore inizia a distorcere solo al di sopra di un certo volume complessivo.

La distorsione del preamplificatore è più richiesta per il classico suono Metal, dove il segnale viene compresso maggiormente e il livello di uscita può fornire un suono definito, con maggiore headroom.

Alcuni produttori hanno iniziato a proporre i cosiddetti amplificatori ibridi per integrare un circuito valvolare almeno nel preamplificatore; il suono distorto viene poi “livellato” nell’amplificatore di potenza a transistor. Altri produttori simulano o modellano il suono valvolare con circuiti DSP, dai risultati ormai impressionanti: un buon suono modellizzato è spesso indistinguibile dall'originale. Acquistando, dunque, un buon Modelling Amp si ha la possibilità di scegliere tra più “suoni valvolari”.

Transistors vs Valves
Transistor vs valvole

Gli amplificatori a transistor dominano oggi il mercato nella prima fascia che resta accessibile: sebbene non riscuotano successo ovunque, offrono dei buoni risultati, oltre a un eccezionale rapporto qualità-prezzo.

I chitarristi ambiziosi apprezzano il suono della costosa tecnologia valvolare e convivono con il fatto che il loro amplificatore abbia di tanto in tanto bisogno di una “rinfrescata” alle valvole per ritrovare il suo tipico suono, riconoscendone altresì la delicatezza e l’effettivo “ingombro” (senza contare il cabinet associato).

Coloro che desiderano sperimentare hanno ormai familiarizzato con il compromesso tra circuiti a transistor, preamplificatori valvolari e amplificatori per la modellizzazione.

Ulteriori informazioni sugli amplificatori per chitarra sono disponibili nella guida online dedicata alle testate valvolari per chitarra.

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