Il modello a cui si ispira non dovrebbe aver bisogno di commenti.
Ma non è una copia fedele ed anzi apporta alcune "migliorie" al design originale.
I legni usati sono il mogano per il corpo ed il manico, l'acero per il top ed il palissandro per la tastiera.
Il corpo appare in tre pezzi di un bel mogano, così come il manico, con il tacco e la paletta ben incollati mentre il top in acero riporta un sottile strato di un bellissimo acero fiammato sopra un più profondo strato in normale acero.
Molto bello il collegamento tra corpo e manico che, a differenza del modello originale, è qui molto più fluido e permette di accedere facilmente ai tasti più alti.
La tastiera invece è formata da un palissandro senza venature, secco e quasi ruvido al tatto, con intarsi di finta madreperla altrettanto ruvidi e poco scorrevoli. I tasti stessi sono ruvidi anche se non sporgono affatto e sono perfettamente collocati e lavorati. La sensazione è migliorata con l'uso di un panno abrasivo in microfibra e tanto olio, ma il palissandro rimane comunque visibilmente secco.
E' presente inoltre una piccola sbavatura di colla sulla tastiera appena sotto il capotasto.
Non ho però riscontrato nessun particolare difetto nella fabbricazione o nella finitura del corpo, se non una piccolissima macchia più scura sul retro del corpo.
Le chiavi che ricordano abbastanza fedelmente quelle originali non sono delle più precise o fluide, ma si comportano in modo soddisfacente e reggono l'accordatura.
Il capotasto è decente ma forse in plastica.
I pickup Wilkinson hanno un buon suono, brillante e pulito e sono splittabili in single coil, anche se in questa modalità non sono paragonabili a dei veri single coil, avendo un suono molto più esile e sottile.
In distorsione i PU Wilikinson perdono un pò di definizione e mostrano un granulosità non proprio esaltante ma rimangono validi ed utilizzabili in vari contesti.
I potenziometri dei toni sono abbastanza validi e precisi mentre quelli estraibili (push/pull) per il volume sono troppo morbidi ed abbassando il volume il suono perde non pochi acuti e definizione. Inoltre il push/pull del pickup al manico si è sfilato ed adesso, anche se rimesso in sede, ha smesso di funzionare come split e continua a fuoriuscire. Ho successivamente notato che è impossibile rimuovere la manopola dal perno in caso di sostituzione se non riscaldandone il metallo con una fiamma. Grazie al servizio di Thomann ho potuto comunque ricevere la circuiteria di ricambio e quindi ho potuto sostituire il potenziometro difettoso.
Il selettore fa il suo lavoro.
Il ponte tipo tune-o-matic mi sembra economico e le clip di ritenzione delle vitine hanno difficoltà a rimanere nella loro sede e tendono a ronzare leggermente ma ho potuto risolvere sostituendone alcune con delle piccole molle inserite tra vite e selletta.
Invece le boccole che sorreggono l'attaccacorde sono state rovinate da un uso improprio del cacciavite da parte del costruttore che ha reso la parte del taglio realmente tagliente. Ho provato a smussarne le asperità con della carta abrasiva ma senza molto successo ed a costo della loro cromatura.
Consiglierei questa affascinante SC-450 soprattutto per il suono anche ai non residenti in Germania, se non fosse che richiede una buona manodopera per risolverne i difetti ed alcune delle riparazioni necessarie potrebbero andare ad intaccare la garanzia se non effettuate dal produttore. Ma difficilmente potrete trovare un modello del genere a questo prezzo altrove.
Edit: gli ultimi modelli non sono più della medesima qualità. Il mogano è stato soppiantato da altri legni economici.