Esistono diversi tipi di trombone, per prima cosa analizzeremo il modello più diffuso, quello a tiro.
Dal punto di vista strutturale, il trombone è costituito da un lungo tubo che viene “ripiegato” di 180° per due volte, poi diviso in due parti al centro. La prima è il “corpo” che, dotato di una pompa generale di intonazione, può presentare una o più ritorte a seconda del modello e termina con la campana. La seconda parte è la vera e propria coulisse a forma di “U”, inserita nel corpo del trombone. La coulisse del trombone è mobile, con guide interne ed esterne, ed è tenuta insieme da due traverse.
Si può suonare il trombone da seduti o in piedi: lo strumento viene posizionato sulla spalla sinistra, tenendo con la mano sinistra la traversa superiore; le dita della mano destra servono invece a guidare la lunga coulisse.
Muovendo la coulisse verso l’esterno essa cambia la lunghezza dello strumento e dunque l'altezza della nota. Per eseguire una scala completa di tutti i suoi toni e semitoni, sono necessarie altre sei posizioni oltre alla nota fondamentale, in cui la coulisse non viene spostata. Alla pressione dei pistoni, per altri strumenti a fiato, corrispondono le posizioni della coulisse nel trombone, da determinare in base alla lunghezza del tubo, sulla base di indicazioni pratiche da fornire allo studente: ad esempio, la terza posizione si trova all'incirca all'altezza della campana, la quarta è circa 10 cm più in basso e così via. Solo una volta trovate le corrette posizioni per le note della scala, si potrà passare al vaglio dell’orecchio o dell’accordatore.
Tenendo conto della lunghezza dello strumento, determinata in base alla sua accordatura fondamentale, hai bisogno di un braccio altrettanto lungo e di un po' di spazio per le note basse dalla lunga coulisse. Naturalmente, esistono modelli alternativi che permettono anche ai bambini e ai giovani di suonare il trombone.
Come per tutti gli strumenti a fiato, è il corpo umano a produrre il suono, a partire dalla vibrazione delle labbra nell’imboccatura e dal flusso d’aria emesso contemporaneamente; il corpo dello strumento amplifica il fenomeno, facendo da cassa di risonanza. La velocità della vibrazione determina l'intonazione mentre dal flusso d'aria dipende il volume del suono.
Grazie alla sua struttura, il trombone è l'unico strumento a fiato che permette una variazione “continua” dell'intonazione, cosa che consente di creare effetti come il frequente glissando, in cui la coulisse viene spostata da una posizione all'altra senza interruzione dell’emissione sonora.