Al contenuto della pagina

Posizionamento del microfono

Uno degli aspetti più importanti nella registrazione di una chitarra acustica è il posizionamento del microfono.

Mono

La posizione migliore per microfonare una chitarra acustica corrisponde, più o meno, alla giunzione tra il manico e il corpo. A seconda della caratteristica direzionale, della stanza e del suono desiderato (ampio o secco), il microfono dovrebbe essere posizionato a una distanza tra i 30 e i 60 cm dallo strumento. Eventualmente anche oltre i 60 cm, ma solo in caso di ottima acustica della sala di registrazione. Il microfono deve essere inclinato verso la tastiera poiché il tocco definisce il suono. Se desideri che questo sia più caldo, puoi orientare il microfono verso la rosetta, ma diventerà rapidamente fragoroso. I bassi possono essere ammorbiditi posizionando il microfono un po' più in alto (all'incirca all'altezza della spalla dello strumento) e inclinandolo verso il basso. Non aver paura di variare il posizionamento del microfono: scoprirai che anche piccoli cambiamenti possono far emergere grandi differenze nel suono.

Stereo - multi-microfonaggio

Il modo più semplice per passare dal già citato modello di registrazione mono a quello stereo, è aggiungere un secondo microfono. Il problema è che nessun altro posizionamento sarà più efficace di quello posto tra il manico e il corpo dello strumento. Puoi ottenere un suono soddisfacente puntando un secondo microfono sul ponte (dal lato opposto al manico) o davanti al ponte, vicino alla mano che sfrega le corde. Ascoltandolo singolarmente, questo suono è in qualche modo medio-nasale mentre insieme al primo microfono, che si trova tra manico e corpo, produce un suono ampio e piacevole. In realtà, non si tratta di un vero e proprio metodo stereo, quanto di una forma di multi-microfonaggio. Ma non importa, ciò che conta è il risultato.

Disposizione stereo - XY

Puoi anche utilizzare una vera e propria configurazione stereofonica XY: due microfoni sono disposti direttamente uno sopra l'altro, le capsule devono essere il più vicine possibile e i microfoni sono allineati a circa 90° l'uno dall'altro. Anche in questo caso si ottiene un buon suono in corrispondenza della giuntura tra manico e corpo. Essendo però un microfono rivolto verso il manico e l'altro verso il corpo, quest’ultimo riprodurrà naturalmente un volume maggiore rispetto al microfono puntato verso la tastiera, che capta principalmente i fruscii delle corde (sebbene questi possano conferire un tocco vivace). Questa differenza di volume può essere parzialmente compensata con il preamplificatore benché il suono resterà in qualche modo sbilanciato. Puoi anche spostare entrambi i microfoni un po' più verso il corpo, ma questo non sempre produce il suono complessivo ideale. Per evitare il rimbombo della rosetta, dovresti posizionare i microfoni un po' più in alto e orientarli verso il basso, in direzione della chitarra. La sperimentazione è all'ordine del giorno per ottenere risultati ottimali.

Stereofonia M/S

La stereofonia M/S è un metodo molto valido, dove M e S stanno per segnale medio e laterale (Mid/Side). Un microfono cardioide o supercardioide è puntato verso la sorgente sonora e un microfono bidirezionale è posizionato a 90°, direttamente sopra o sotto, a captare il segnale laterale e fornire così informazioni sulla fase e sul livello dell'immagine stereo. Il microfono rivolto verso la sorgente sonora capta il suono diretto ed è solitamente cardioide sebbene si possano utilizzare anche modelli cardioidi a diaframma largo, supercardioidi, ipercardioidi omnidirezionali o bidirezionali. Per le chitarre acustiche, è meglio posizionare il microfono Mid in corrispondenza della giunzione manico/corpo (come in una registrazione mono) e optare per una direzionalità cardioide o diaframma largo.

Il metodo di registrazione M/S presenta diversi vantaggi: il segnale diretto ha un suono eccellente, l'immagine sonora stereo è simmetrica ed equilibrata. L'ampiezza stereo può essere facilmente controllata alzando o abbassando il livello del microfono bidirezionale. Riproducendo in mono la registrazione stereo, il segnale laterale scomparirà lasciando completamente intatto il segnale centrale. Una buona compatibilità mono è molto importante quando si trasmette in TV e alla radio.

Tuttavia, il metodo M/S presenta anche uno svantaggio: è necessaria una cosiddetta matrice MS, che trasformi il segnale Mid/Side in un segnale Left/Right. Il segnale M deve essere inviato al centro stereo (L+R), mentre il segnale S del microfono bidirezionale deve essere scisso in due canali, uno dei quali invertito di fase (L-R). Alcuni preamplificatori moderni hanno un decodificatore M/S integrato per cui ti basterà premere un pulsante e il gioco è fatto. Se non hai un preamplificatore di questo tipo, puoi ricorrere a un un software: esistono infatti plug-in di vari produttori (ad esempio i freeware di MDA e Voxengo o Tools One in Cubase) che possono decodificare un segnale M/S in un normale segnale L/R.

I tuoi contatti