5. Diteggiatura e descrizione delle 4 parti individuali
Le note del fagotto sono emesse grazie ai fori e alle chiavi (circa 24), realizzate in alpacca, argentate o nichelate, a seconda della versione e del modello. La culatta è dotata anche di un poggiamano, per garantire alla mano destra la libertà di movimento necessaria alle dita per azionare la parte ”anteriore” e “posteriore” del fagotto, movimento che comporta distanze non proprio agevoli.
Questo vale anche per la mano sinistra: con le sue dita copre tutti i fori e attiva le chiavi dell’aletta, del gran corpo e della campana. I pollici svolgono un lavoro molto impegnativo: in una configurazione professionale, gestiscono un numero di tasti quasi pari a quello di tutte le altre dita messe insieme. Per facilitare questo duro lavoro, l’aletta e il gran corpo sono tenuti insieme da una chiusura a innesto così da facilitare la stabile diteggiatura e la tecnica sulle tre parti del fagotto. A differenza di altri strumenti a fiato (dove il pollice agisce solitamente su un solo tasto di ottava), la tecnica per la diteggiatura del fagotto si applica a entrambi i lati dello strumento.
Alcune chiavi sono dotate di rulli (a seconda del modello e del design) per facilitare alcuni passaggi tecnici della diteggiatura: ti raccomandiamo di sfruttarli ogni qualvolta ti sarà possibile.
I principianti dovrebbero chiedere consiglio al proprio insegnante di fagotto.
L'intero sistema di chiavi, roller, molle e relativi attacchi è chiamato semplicemente “meccanica”.
L'interno dei fori a innesto sulla culatta è solitamente rivestito in gomma, per proteggere il legno dalla condensa che si genera durante la produzione del suono, al passaggio dell’aria lungo le pareti interne, fino ad arrivare al sifone (curva a U) della culatta.
In ragione della notevole lunghezza complessiva del fagotto, anche i fori per la diteggiatura saranno più distanti tra loro. Con un normale foro 1:1 (come quello del flauto dolce), non sarebbe possibile coprire lo spazio tra le dita con una mano, seppur grande. Per tale motivo, alcuni dei fori sull’aletta e la culatta sono angolati, per garantire una stabile tecnica esecutiva. Gli stessi fori sono rivestiti con guaine di gomma, anche in questo caso per proteggere il legno dall'umidità. A seconda della versione, i costruttori lasciano che le guaine sporgano di circa 1 mm all'interno del corpo dello strumento per impedire che la condensa penetri nei fori. Il lato sinistro della culatta, con il gran corpo e la campana, non è esposto all'umidità diretta prima evocata.
