B
Scrivo questa recensione per chi, come lo ero io, è indeciso se darsi al pick ma non ha mai avuto occasione di provarne uno.
Premesso che per trovare il thumbpick "giusto" bisogna provarne di tutti i tipi, questi Maxpic sono buoni per chi inizia (chi ha già esperienza probabilmente cercherà modelli più prestigiosi e costosi).
La qualità è abbastanza buona: lo spessore è grosso ma non problematico, la celluloide ha un suono "naturale" e un attacco abbastanza definito.
La parte più importante a cui fare attenzione è il comfort, l'indossabilità: non ho un pollice particolarmente grosso ma sono un po' stretti, e non si adatteranno da soli col tempo al vostro pollice, bisogna plasmarli a caldo secondo le proprie necessità.
Il volume delle corde basse suonate con il ThumbPick è più alto rispetto al tocco con la polpa o con l'unghia del pollice, ma abbastanza bilanciato rispetto al volume delle altre corde suonate con le unghie delle altre dita: con un po' di pratica si aggiusterà la tecnica per ottenere un volume equo tra tutte le corde.
Viene da pensare che ogni tanto lo si potrà tenere anche con l'indice per passare da una tecnica thumbpicking a una da plettrata più tradizionale (per assoli, strumming e arpeggi in flatpicking): diciamo di sì... il risultato però non sarà dei migliori, il feeling è molto più duro, l'inclinazione del plettro un po' innaturale, la dinamica non gestibile attraverso la pressione delle dita, la velocità di esecuzione è decisamente penalizzata; come al solito con l'esercizio la situazione migliora.
Premesso che per trovare il thumbpick "giusto" bisogna provarne di tutti i tipi, questi Maxpic sono buoni per chi inizia (chi ha già esperienza probabilmente cercherà modelli più prestigiosi e costosi).
La qualità è abbastanza buona: lo spessore è grosso ma non problematico, la celluloide ha un suono "naturale" e un attacco abbastanza definito.
La parte più importante a cui fare attenzione è il comfort, l'indossabilità: non ho un pollice particolarmente grosso ma sono un po' stretti, e non si adatteranno da soli col tempo al vostro pollice, bisogna plasmarli a caldo secondo le proprie necessità.
Il volume delle corde basse suonate con il ThumbPick è più alto rispetto al tocco con la polpa o con l'unghia del pollice, ma abbastanza bilanciato rispetto al volume delle altre corde suonate con le unghie delle altre dita: con un po' di pratica si aggiusterà la tecnica per ottenere un volume equo tra tutte le corde.
Viene da pensare che ogni tanto lo si potrà tenere anche con l'indice per passare da una tecnica thumbpicking a una da plettrata più tradizionale (per assoli, strumming e arpeggi in flatpicking): diciamo di sì... il risultato però non sarà dei migliori, il feeling è molto più duro, l'inclinazione del plettro un po' innaturale, la dinamica non gestibile attraverso la pressione delle dita, la velocità di esecuzione è decisamente penalizzata; come al solito con l'esercizio la situazione migliora.
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