JM
MUST HAVE
La volontà di avere uno strumento polivalente ma con un propio sound e stile, è stata la spinta iniziale verso una semihollow e non mi pento: anzi. Credo che sarà uno di quegli strumenti che non cederò mai.
Ho acquistato la hb-24 dopo il cambio a i Roswell e non so se siano meglio o peggio dei precedenti Wilkinson. Tra l'altro un discorso del genere per me, lascia il tempo che trova. Ciò che davvero ha valenza, è la reale vicinanza e somiglianza, ovviamente con un proprio carattere e peculiarità, allo strumento al quale fa riferimento: e sotto questo aspetto i Roswell come la Harley Benton: hanno fatto Centro (come sempre).
Venendo alle specifiche impressioni.
Suonabilità: la comodità dello strumento mi ha aiutato nell'avanzare con la tecnica. Sta di fatto quindi che dopo aver dato atto e merito ai designer della PRS, si deve dare altrettanto merito ad H.B; che è riuscita a farci apprezzare alcune delle qualità dello stile PRS, che altrimenti molti di noi non ci sarebbero riusciti così facilmente.
Costruzione e fattura davvero degne di nota. Dalla forma della paletta fino ai binding delle f passando dai dettagli della tastiera, danno allo strumento un senso di esclusività e ricercatezza.
Legni e materiali di buona qualità; tanto che la chitarra suona bene anche da spenta.
Le foto non rendono giustizia al colore della tastiera che dal vivo è assolutamente meglio che quello strano marroncino che si vede dalle foto. Un colore "ebanizzato" che si bilancia benissimo con il carboncino del corpo.
In merito le meccaniche, troviamo uno standard di media qualità; belle e che fanno bene quello per il quale sono state progettate. Per il ponte idem: solido, comodo, funzionale e che si adatta davvero bene allo stile della chitarra.
Riguardo l'elettronica, non si può parlare obbiettivamente senza scorporare i pick-up dalla categoria, perchè i Roswell LAF AlNiCo-5 humbuckers, tirano fuori davvero un bel suono. Caldo, pieno, potente e preciso, con un sustain "senza fine" (per opera anche dei legni); senza generare fruscii o disturbi. Col fatto che poi i pickup sono splittabili: cosa volete di più?! ...certamente è ovvio che un humbucker non può magicamente diventare il miglior singlecoil, solo grazie ad un "pushpull". Ciononstante la "magia" rende ed è credibile; sopratutto con gli ormai onnipresenti modulatori come pedaliere, software e compagnia bella.
Probabilmente al primo ascolto il suono potrebbe sembrare un po sbilanciato verso i bassi, ma è per l'appunto solo una prima fuorviante impressione. Al secondo approccio queste caratteristiche diventano pregi.
In merito la componentistica elettronica in generale (come per le meccaniche), si parla comunque di uno standard ma di buon livello e comunque senza difetti degni di nota.
Rimanendo sull'argomento "difetti", ho notato solo dopo settimane (quindi parliamo di difetti quasi impercettibili) qualche imperfezione nella vernice e più precisamente della laccatura del top ed una righetta sul retro; ma la "fiammatura" è perfettaemente centrata (cosa non scontata e da sottovalutare).
Comunque cercare la perfezione assoluta in uno strumento in questa fascia mi pare una pretesa assurda.
Infatti lo segnalo solo per dovere di cronaca.
Infine ultimo ma non per importanza:
Aspetto Visivo
Questo argomento è prettamente soggettivo ma io la CST-24HB Charcoal Flame la trovo incantevole.
Ribadisco che le foto sul sito non riescono ad esprimere la realtà dello strumento.
Dal vivo è un piccolo grande capolavoro!
La forma (che io adoro) è tipica della PRS per eccellenza.
Il colore "da paura": sebbene buona parte sia data dalla tecnica del Digital Vinyl.
Quelle bellissime e rifinite buche ad effe con tanto di ombra in tinta all'interno del corpo (una "malizia", quella di tingere l'interno visibile, da premiare più che criticare).
...e le cromature (cover pickup annessi): la tirano fuori ad onorem dalla categoria "anonime", innalzandola a quella delle "belle chitarre fatte bene".
Ho acquistato la hb-24 dopo il cambio a i Roswell e non so se siano meglio o peggio dei precedenti Wilkinson. Tra l'altro un discorso del genere per me, lascia il tempo che trova. Ciò che davvero ha valenza, è la reale vicinanza e somiglianza, ovviamente con un proprio carattere e peculiarità, allo strumento al quale fa riferimento: e sotto questo aspetto i Roswell come la Harley Benton: hanno fatto Centro (come sempre).
Venendo alle specifiche impressioni.
Suonabilità: la comodità dello strumento mi ha aiutato nell'avanzare con la tecnica. Sta di fatto quindi che dopo aver dato atto e merito ai designer della PRS, si deve dare altrettanto merito ad H.B; che è riuscita a farci apprezzare alcune delle qualità dello stile PRS, che altrimenti molti di noi non ci sarebbero riusciti così facilmente.
Costruzione e fattura davvero degne di nota. Dalla forma della paletta fino ai binding delle f passando dai dettagli della tastiera, danno allo strumento un senso di esclusività e ricercatezza.
Legni e materiali di buona qualità; tanto che la chitarra suona bene anche da spenta.
Le foto non rendono giustizia al colore della tastiera che dal vivo è assolutamente meglio che quello strano marroncino che si vede dalle foto. Un colore "ebanizzato" che si bilancia benissimo con il carboncino del corpo.
In merito le meccaniche, troviamo uno standard di media qualità; belle e che fanno bene quello per il quale sono state progettate. Per il ponte idem: solido, comodo, funzionale e che si adatta davvero bene allo stile della chitarra.
Riguardo l'elettronica, non si può parlare obbiettivamente senza scorporare i pick-up dalla categoria, perchè i Roswell LAF AlNiCo-5 humbuckers, tirano fuori davvero un bel suono. Caldo, pieno, potente e preciso, con un sustain "senza fine" (per opera anche dei legni); senza generare fruscii o disturbi. Col fatto che poi i pickup sono splittabili: cosa volete di più?! ...certamente è ovvio che un humbucker non può magicamente diventare il miglior singlecoil, solo grazie ad un "pushpull". Ciononstante la "magia" rende ed è credibile; sopratutto con gli ormai onnipresenti modulatori come pedaliere, software e compagnia bella.
Probabilmente al primo ascolto il suono potrebbe sembrare un po sbilanciato verso i bassi, ma è per l'appunto solo una prima fuorviante impressione. Al secondo approccio queste caratteristiche diventano pregi.
In merito la componentistica elettronica in generale (come per le meccaniche), si parla comunque di uno standard ma di buon livello e comunque senza difetti degni di nota.
Rimanendo sull'argomento "difetti", ho notato solo dopo settimane (quindi parliamo di difetti quasi impercettibili) qualche imperfezione nella vernice e più precisamente della laccatura del top ed una righetta sul retro; ma la "fiammatura" è perfettaemente centrata (cosa non scontata e da sottovalutare).
Comunque cercare la perfezione assoluta in uno strumento in questa fascia mi pare una pretesa assurda.
Infatti lo segnalo solo per dovere di cronaca.
Infine ultimo ma non per importanza:
Aspetto Visivo
Questo argomento è prettamente soggettivo ma io la CST-24HB Charcoal Flame la trovo incantevole.
Ribadisco che le foto sul sito non riescono ad esprimere la realtà dello strumento.
Dal vivo è un piccolo grande capolavoro!
La forma (che io adoro) è tipica della PRS per eccellenza.
Il colore "da paura": sebbene buona parte sia data dalla tecnica del Digital Vinyl.
Quelle bellissime e rifinite buche ad effe con tanto di ombra in tinta all'interno del corpo (una "malizia", quella di tingere l'interno visibile, da premiare più che criticare).
...e le cromature (cover pickup annessi): la tirano fuori ad onorem dalla categoria "anonime", innalzandola a quella delle "belle chitarre fatte bene".
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S
Decisamente superiore alle aspettative
Magari sarò stato fortunato, ma l'esemplare ricevuto è privo di difetti estetici evidenti; anche i famigerati f-holes, che paiono essere un punto dolente di questo modello, paiono eseguiti a regola d'arte. L'estetica è ottima, e non sfigura accanto a chitarre ben più blasonate, di prezzo di più di dieci volte superiore.
La suonabilità è ottima, con un manico ampio e scorrevole, Gli humbucker Roswell hanno un bel suono, scaldato anche dal corpo hollow. Magari non eccezionali, ma ben più che adeguati. La possibilità di splittarli rende la chitarra molto versatile e ricca di sonorità diverse.
Infine: è un divertimento e una gioia suonarla. Nonostante le sorelline siano molto più blasonate mi metto a suonarla spesso e volentieri. E' leggera, anche se non leggerissima, ed è un piacere portarla in giro.
La suonabilità è ottima, con un manico ampio e scorrevole, Gli humbucker Roswell hanno un bel suono, scaldato anche dal corpo hollow. Magari non eccezionali, ma ben più che adeguati. La possibilità di splittarli rende la chitarra molto versatile e ricca di sonorità diverse.
Infine: è un divertimento e una gioia suonarla. Nonostante le sorelline siano molto più blasonate mi metto a suonarla spesso e volentieri. E' leggera, anche se non leggerissima, ed è un piacere portarla in giro.
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A
Chitarra Incredibile.
Una chitarra pazzesca. costruzione legni suono tutto al top. con lo splitter per humbucker poi è praticamente la chitarra tutto fare. dal death metal al country. ci potete davvero suonare di tutto. i legni le meccaniche e tutto il resto sono ottimi. anche il ponte che pare avere poche regolazioni per l'intonazione è assolutamente perfetto. non comprare a questo prezzo è un crimine
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rm
complimenti
non credevo un livello cosi buono
dato un prezzo cosi basso
pertanto ho ordinato la seconda chitarra
anche lei perfetta Grazie
dato un prezzo cosi basso
pertanto ho ordinato la seconda chitarra
anche lei perfetta Grazie
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H
Sono un tipo particolare, ma non sono cattivo...
Negozio fisici, dalle mie parti, scarseggiano in numero e qualità, quindi, quasi ogni nuova chitarra è presa al buio, senza provarla. Da un lato è un rischio, ammorbidito però, dalle procedure di reso, sempre in continua evoluzione, dall'altro, quando ti va bene, tra te ed il tuo strumento si crea un rapporto particolare. Potevo comprarmi una chitarra blasonata da millemila € e sono sicuro che comunque, dopo, sempre le mani nel portafogli avrei dovuto mettere, per migliorare o cambiare qualcosa, invece, sono partito da una chitarra economica, attenzione! Economica, ma concepita e fatta con criterio. L'occhio è caduto su questa chitarra per gusto estetico. Poi sono partiti gli upgrade. 1) I pickups, non sono affatto deludenti, hanno una buona dose di grinta e ci puoi fare proprio di tutto, vi assicuro che parecchi di voi non li cambieranno, se io l'ho fatto, è perché volevo e cercavo un sound, un carattere diverso, ma soprattutto particolare e distintivo. 2) il ponte, mi rincresce, ma almeno nel modello che è capitato a me, serviva cambiarlo. È un wraparound senza possibilità di intonare le ottave, materiale molto leggero, da quasi l'impressione di essere cavo. Poco sustain e le vibrazioni delle corde più piccole si affievoliscono presto. Non è stato assolutamente dispendioso trovare una soluzione, chiedete al preparato quanto disponibile staff di Thomann sicuramente vi dedicheranno le cure e le attenzioni che meritate. Partendo da una base di ottima fattura, di buoni materiali ed una stilistica ambita, alla fine con pochissimo sforzo riuscirete ad ottenere risultati impensabili vista la cifra investita ed imparerete a voler bene al vostro strumento.
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