Il Dark Time di Doepfer era da tempo nella mia lista dei desideri. E potrei fermarmi qui.
La qualità costruttiva è ottima, si tratta di uno strumento solido.
Benché finora ne abbia solo scalfito le potenzialità, posso dire che sono soddisfatto della spesa. L'ho usato per fare suonare via MIDI un MAM MB-33 Retro e via CV un Grandmother di Moog, ho ottenuto il classico effetto di step filter controllando il valore di cutoff sul MS-20 Mini...
L'unico "difetto" è la mancanza del ratcheting, che comunque non è la fine del mondo visto che manca anche in tanti altri sequencer... mal che vada, in futuro posso sempre comprare un paio di moduli Doepfer per disporre di questa funzionalità nel mio setup (anche se mi sarebbe piaciuto avere tutto nello stesso dispositivo).
Una cosa che mi piace molto di questo tipo di step sequencer è il feedback visivo dato dall'aver dei controlli dedicati: il comportamento rispecchia fedelmente la posizione dei potenziometri e delle levette (non ci sono memorie, encoder e altre diavolerie - ci sono una manciata di opzioni che richiedono di usare una shift key o di accedere ai menu, ma si tratta di cose marginali dal mio punto di vista). Questo è sia un pro che un contro a seconda della situazione (a volte sarebbe comodo salvare le sequenze per poterle richiamare in un secondo momento).
A confronto di un Beatstep Pro, il Dark Time risulta molto più limitato da un punto di vista delle funzionalità (come è lecito aspettarsi, dato che si tratta di uno step sequencer molto "tradizionale", di ispirazione oserei dire vintage), ma questo è compensato dall'immediatezza d'uso.
Sono due modi un po' diversi di lavorare, non ci sono né giusto né sbagliato.. io però mi sto divertendo molto di più col Dark Time che col Beatstep Pro (da cui comunque non intendo separarmi, sia chiaro!).
Dipende un po' da cosa si sta cercando, l'alternativa molto più economica è il SQ-1 di Korg, che ha un funzionamento molto simile (con alcune piccole differenze, il SQ-1 fa alcune cose che il Dark Time non riesce a fare e viceversa), ma che ha il grosso difetto che non può essere trasposto via cv o midi (quindi la trasposizione della sequenza va fatta sullo strumento stesso - a mio avviso è una limitazione importante ed è uno dei motivi che mi ha spinto a prendere un Dark Time).
Che altro aggiungere? Come già scritto, sono soddisfatto dell'acquisto e lo consiglierei a chi fosse alla ricerca di un dispositivo di questo tipo. Consiglierei anche la alternative, perché a mio avviso il fattore determinante è il modo in cui si intende lavorare... Però, da un punto di vista della qualità dello strumento in sé, Dark Time tutta la vita!
Spero di accontentarmi con uno, altrimenti prima o poi rischio di finire per prenderne anche un altro (purtroppo i sequencer non sono mai abbastanza).