Partiamo da questo presupposto, è un suono che ti piace, o non ti piace, fatto sta che da quando sono passato all’acciaio della Daddario io personalmente faccio molta meno fatica a proiettare il mio suono e ad articolarlo.
Sono un violinista classico e fino ad ora ho usato moltissimi tipi di corde, dalle sintetiche (Evan Pirazzi, ect.) fino al Budello costosissimo delle Oliv, sperimentando continuamente più combinazioni che potessero funzionare, ma ora con questo assetto mi sto trovando molto bene.
Preparatevi, perché sotto l’orecchio a volte sarà al limite del sopportabile, ma con un minimo di intelligenza e consapevolezza, sarà un’arma infinitamente utile per avere un suono sempre presente da fuori, ma con grande qualità a mio parere.
Vanno cambiate molto spesso inoltre, ma visto il prezzo penso non sia un problema.
Già di per se è complicato suonare, fatevi aiutare da queste corde, fidatevi.