Il monitoraggio è alla base di ogni performance che si rispetti: in studio o live il musicista deve avere la possibilità di sentirsi bene, solo così potrà dare il massimo di se stesso.
C'è chi è a suo agio con una spia da 500w puntata al proprio orecchio e chi invece, come me, ha preferito trovare un sistema che oltre a garantire sempre un ottimo ascolto, consentisse anche di salvaguardare il proprio udito. Parliamo quindi di un sistema in-ear.
Non avendo esigenze particolari, ho optato per un sistema wired, cablato, quindi non wireless.
Il mercato offre diverse alternative ma io cercavo le seguenti caratteristiche, ovvero un sistema che fosse: economico, costruito bene, con un minimo di features, ben suonante e soprattutto leggero.
Dopo un po' di ricerche e dopo aver letto diversi pareri positivi a riguardo, ho optato per questo amplificatore per cuffie Behringer Powerplay P1. Il motivo è semplice, rispecchia a pieno tutte le caratteristiche che stavo cercando.
Il sistema può gestire sia segnali stereo che mono.
Un utilizzo tipico potrebbe essere quello di collegare il proprio monitoraggio ad uno degli ingressi(ad esempio L) e il clic all'ingresso R. Con il potenziometro di balance si più decidere se si vuole sentire più il clic o più il proprio monitoraggio... consentendo quindi al musicista una regolazione abbastanza accurata senza dover dipendere dal fonico.