Schiena: salute e corretta postura per i musicisti

Schiena: salute e corretta postura per i musicisti

É naturale: se ami il tuo strumento, cerchi di suonarlo il più possibile. Che sia la chitarra poggiata sulla gamba o appesa a tracolla che rimane a contatto con il torace, che sia il violino sotto al mento, i tamburi tra le cosce o la seduta sulla batteria, ogni strumento richiede una determinata postura, spesso non propriamente “naturale” e parecchio esigente a livello di sforzo. Il corpo umano è estremamente sensibile alle conseguenze e ai danni procurati da una postura scorretta e molti musicisti si portano dietro da decenni problemi di una certa gravità proprio per aver sottovalutato la questione. Ovviamente i problemi alla schiena possono comparire indipendentemente dallo strumento suonato, ma è bene fare attenzione a come si suona. 



La correlazione tra cattiva postura e problemi ai dischi vertebrali è più che evidente. Se inizi a sentire dolorini e mancanza di elasticità nei movimenti, agisci subito e consulta uno specialista. Spesso patologie come l’ernia del disco non nascono dal giorno alla notte ma sono la diretta conseguenza di affaticamento prolungato dei muscoli della schiena senza periodi di “riposo” e di rilassamento.

Se temi di essere già irrimediabilmente compromesso al punto di rischiare o temere la tua futura carriera con lo strumento, consulta subito uno specialista. Da diversi anni ormai esiste una branca di medici, fisioterapisti e posturologi che si è specializzata nella cura del musicista e dei problemi più comuni da esso riscontrati. In svariate università si conducono studi sulla correlazione tra cattiva postura del musicista e problemi di livelli variabili alla schiena. In città densamente popolate, dove la presenza di musicisti è comprovata e dov’è possibile trovare svariate scuole di musica, orchestre e conservatori, la presenza di questi specialisti è praticamente garantita. Se non ti è possibile consultare un medico nella tua zona poiché non ne trovi uno adatto, considera l’idea di spostarti nella metropoli più vicina per un consulto.

Ma attenzione: non vogliamo di certo spaventarti facendoti pensare di avere problemi gravi e irrisolvibili, tutt’altro: se noti dolori muscolari alla schiena, alle braccia o alle spalle dopo un concerto o una sessione di prove, inizia con l’identificarne la causa. Una chitarra troppo pesante? Una postura scorretta durante l’assolo per fare scena? Uno strumento tenuto alle ginocchia? Dovresti essere in grado di identificare rapidamente la fonte del dolore, se conosci bene il tuo corpo. Ricorda che spesso uno strappo o una stiratura muscolare possono portare a dolori concatenati a tutti gli arti ad esso direttamente collegati.

Il corpo

Inizia con l’analizzare il tuo corpo davanti ad uno specchio eseguendo i movimenti che fai tutti i giorni, sia in ambito lavorativo che musicale. Se ti chini per alzare un peso, ti stiri per raggiungere un punto alto o sei semplicemente sbilanciato quando imbracci lo strumento, stai già iniziando a capire la natura del tuo problema. Tutti i movimenti che fai muovono, seppure in modo quasi impercettibile, una quantità elevatissima di muscoli. Se ogni singolo movimento che fai viene eseguito in maniera poco “ergonomica“, a fine giornata tutti questi micro-affaticamenti si sommeranno , causandoti i classici dolori alle articolazioni, ossa e muscoli. Per chi registra o produce musica, poi, c’è da considerare anche la postura sulla sedia, l’altezza della stessa, l’altezza del monitor e la postura delle braccia e dei gomiti sulla tastiera/mouse: le regole sono le stesse per la buona postura di chi lavora in ufficio.

Lo strumento

Se ti osservi attentamente mentre suoni noterai una serie probabilmente infinita di piccole “pecche” (parlando a livello ergonomico) nella tua postura: tutto ciò si somma e ti porta a sviluppare problemi, oltre che cattive abitudini difficili da variare dopo anni e anni di abitudine. Ad esempio i chitarristi che stringono molto saldamente il plettro tra pollice e indice/medio, piegando la falangina e la falangetta del pollice stesso e imprimendo una decisa “forza” nella presa, potrebbero sviluppare crampi alla mano, al polso e all’avambraccio. Il segreto è suonare in modo “rilassato”! Questa era uno dei tanti esempi, in realtà quasi tutti i movimenti che esegue il musicista dovrebbero essere eseguiti in totale relax muscolare per permettere, anzitutto, una maggior flessibilità ed elasticità, riducendo la fatica; in secondo luogo, di conseguenza, vengono anche abbassati di molto i rischi di danni ai muscoli o alla schiena.

La psiche

É comprovato, affermato e scientificamente provato che i problemi psicologici e psicosomatici possono indurre in problemi fisici, in quanto lo stress causa tic involontari (come il digrignare dei denti, in alcuni casi) che, se riguardanti muscoli o movimenti involontari, possono mettere sotto stress la schiena e la muscolatura intera del corpo. I musicisti stressati dal lavoro, timorosi del palco, con poca autostima (che tende a far tenere la testa bassa e la schiena incurvata) così come i perfezionisti che suonano in modo decisamente “teso” e innaturale per paura di sbagliare possono andare incontro a gravi problemi sul lungo periodo. In questi casi una semplice serie di esercizi di rilassamento muscolare può fare veri e propri miracoli, oltre ad un eventuale visita dal dottore per capire com’è meglio procedere sia a livello di esercizio fisico che mentale.

La soluzione

Può sembrare scontato ma una buona postura, esercizi di riscaldamento e rilassamento muscolare ed esercizi antistress possono aiutare veramente tanto. Inizia ad abituarti a fare esercizi di stretching e warm-up prima di ogni sessione musicale, sia essa una prova, un concerto o anche una sessione in studio di registrazione. Ti può sembrare esagerato pensare a queste cose a 20 anni, ma ricorda che la carriera del musicista, a differenza di quella del calciatore, può durare anche una vita, ed è bene prendersi cura del proprio corpo in ogni caso ?

Le persone con problemi di postura e di schiena in generale possono combattere i sintomi con esercizio fisico, palestra e riscaldamento mirato. Tuttavia, come tutti sappiamo, dimenticarsi una vita di abitudini non è semplice, e il corpo tende a “ricordare” ciò che per molto tempo si è fatto, agendo di conseguenza: non è semplice ‘ricordarsi’ in ogni momento di stare con la schiena dritta o riscaldarsi prima di attività intensive. Fare esercizio e palestra con un amico quanto con un personal trainer potrebbe aiutarti molto anche a livello motivazionale. Ricorda che una buona muscolatura della schiena e un corpo tonico possono prevenire quasi totalmente svariati problemi che potresti avere in caso tu conducessi una vita molto sedentaria unita a movimenti non “corretti”.

Parole conclusive

Ricorda: attività fisica, vita all’aria aperta e un alimentazione corretta ti possono cambiare e migliorare la vita talmente tanto che faticherai tu stesso ad accorgertene. Prendersi cura del proprio corpo implica anche risparmiare dolori futuri, dispendi economici per specialisti e trattamenti medici e permette di vivere più “positivamente”.

Con quest’articolo abbiamo voluto trattare un argomento che riguarda quasi tutti i musicisti: non per questo ci professiamo specialisti e tutto ciò che abbiamo scritto riguarda una nozionistica di base dettata anche dal buon senso. Detto questo, uno specialista ed esperto è sempre la persona migliore da contattare in caso di problemi, in cui riporre la fiducia senza alcun timore.

Buon divertimento con il tuo strumento! ?

 

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La passione di Simon per la musica nasce molto tempo fa, fino a portarlo al diventare arrangiatore, chitarrista e autore di musica auto-prodotta, pubblicata con la sua band, gli Onyria.

5 commenti

    Proprio questa mattina a Pinerolo (To) c’è stato un interessante congresso sulla valutazzione elettromiografia dell’affaticamento muscolare nei musicisti, di cui ho curato le fasi preliminari, promosso da Laboratorio di Ingegneria del Sistema Neuromuscolare del Politecnico di Torino

    Interessante! Se ha qualche link provvediamo ad inserirlo nell’articolo per dare giuste indicazioni ai nostri amici musicisti

    IL vostro consiglio lo ritengo utilissimo perchè dopo anni che suono la chitarra ( seduto comunque) sono arrivato ad avere grossi problemi alla schiena con dei dolori lombari che mi hanno portato al pronto soccorso ortopedico della mia città che è Ferrara. Sto facendo una serie di terapie mirate a questo e spero di venirne fuori. Dopo aver fatto la Risonanza magnetica è venuto fuori che ho 16 Protrusioni alla colonna vertebrale. Sono protrusioni che non prendendo accorgimenti nel tempo si trasformeranno tutte in Ernie. Ho 68 anni e ci tengo a suonare ancora perchè non riesco farne a meno. IL pubblico mi ama perchè piace il repertorio che eseguo e pe questo non lo voglio perdere.

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