Le Donne della musica italiana: Patty Pravo

Le Donne della musica italiana: Patty Pravo

Questo che state per leggere, è un’articolo dedicato ad un’altra delle più grandi interpreti italiane che ha fatto della sperimentazione musicale, la sua virtù. Un’artista italiana che ha scalato le vette delle classifiche mondiali, divenuta simbolo di quell’Italia più libertina e spregiudicata che alla fine degli anni 60, con qualche difficoltà, sbocciava appena.


Cenni biografici

https://youtu.be/UEIwVIAm17U

Nicoletta Strambelli ha sempre seguito nobili sentieri fino alla morte dell’amato nonno: in seguito alla sua morte, lasciò Venezia per soggiornare prima a Londra e poi a Roma, dove divenne ben presto una ballerina nel famoso Club Piper. 

Il proprietario, Alberigo Crocetta, intuite le sue potenzialità, la presentò a RCA e nel 1967 pubblicò il suo primo singolo, “Ragazzo Triste“. La canzone divenne immediatamente un enorme successo, quasi un inno per i giovani dell’epoca, coetanei della 19enne Nicoletta la quale, da quel momento in avanti, si presenterà con il nome di Patty Pravo.

Con il suo fare spregiudicato ed il suo abbigliamento androgino, la giovane artista diventa subito il simbolo femminile della scena beat italiana. La sua voce profonda e sensuale incanta ed ipnotizza, e con l’uscita del brano “La Bambola”, uno dei brani di maggior successo del decennio, (vendette subito 9 milioni di copie), la sua splendente carriera trovò ulteriori conferme.

 

Gli anni ’60, ’70 e ’80

https://youtu.be/a8XqdHutUIw

Il brano è primo in classifica, in Italia, Spagna, Giappone, Francia, Germania e Sud America. Scoppia la Patty Pravo mania: i giovani la seguono, la imitano nel look e ne fanno il loro manifesto di vita. 

Negli anni in cui i protagonisti della musica leggera partecipano a trasmissioni canore per lanciare i propri dischi, Patty propone le sue canzoni direttamente al pubblico, dimostrandosi capace di scelte fuori dai canoni e sempre in sintonia con la sua artisticità ed esigenza espressiva. Spiazza tutti facendo tournée in cui canta e balla, si esibisce dando vita a spettacoli alternativi e sperimentando per prima le tecnologie più all’avanguardia dell’epoca. 

Negli anni ’80, dopo i numerosi traguardi raggiunti ed i successi accumulati con brani come “Pazza idea” e “Pensiero stupendo“, Patty Pravo si trasferisce negli States e, durante un viaggio di piacere nel 1994, conquista anche la Cina. Al suo ritorno in Italia incide l’ album “Ideogrammi“, un disco di classe molto apprezzato dalla critica.

 

Patty Pravo e… Jimi Hendrix?

Jimi Hendrix ha appena jammato al Titan, dopo essersi esibito ed aver fatto impallidire tutti al Brancaccio, in un concerto che Franco Estill ebbe l’onore di aprire con un balletto accompagnato da un giovanissimo Renato Zero.

Hendrix entra al Piper e va casualmente a sedersi vicino a Patty Pravo e Alberto Marozzi. Dopo un po’, chiede di andare farsi accompagnare a fare un giro per Roma. Patty ha una Fiat 500 bianca, Hendrix si siede dietro e si accende uno spinello così grande che la macchina si riempie completamente di fumo. Cominciano a girovagare per Roma, senza una vera meta. 

Incontrano un posto di blocco di polizia (ricordiamo che siamo nel periodo di Vallanzasca) e vengono  immediatamente bloccati: una Fiat 500 bianca avvolta da una gigantesca nube di fumo non passa certo inosservata.

La ragazza del Piper tira giù il finestrino e con aria innocente chiede: “Ragazzi, è successo qualcosa?”. I poliziotti la riconoscono e, dopo aver scambiato due parole, li fanno proseguire senza controllarli. Durante tutto il tragitto, Jimi Hendrix non smise mai di fumare erba. Racconti di un’epoca totalmente diversa da quella odierna.

 

Gli anni ’90 – 2000

https://www.youtube.com/watch?v=QM76AcM1EZE

Nel 1996 l’artista fa un cosiddetto “warm-uptour nei principali club italiani, tra cui il Piper di Roma. Sold out e standing ovation sono la costante di ogni sera. Sotto la luce  di acclami e soddisfazioni, Patty decide di partecipare al Festival di Sanremo con “…E dimmi che non vuoi morire”, che si rivela un ennesimo grande successo. L’album che la contiene vende 350 mila copie e Patty organizza una tournée cantando tutte le sue canzoni più celebri ed esibendosi in ben 120 concerti in un solo anno. 

I tour estivi 2008 – 2009 hanno visto protagonista una Patty Pravo incontenibilmente abile, bella e in possesso di una voce strepitosa, in grado di passare con facilità dal pop al rock nello stesso concerto. Il 14 dicembre 2009 Patty ha ricevuto in Campidoglio il Premio per la Musica, come massima espressione dell’arte in Europa. 

Nel 2011, Patty Pravo partecipa alla 61° edizione del Festival della Canzone Italiana con il brano “Il vento e le rose” e poi, ancora nel 2016 (per la decima volta) con il brano “Cieli immensi”.

 

Patty Pravo oggi

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Ulteriori informazioni

Il suo prestigio nel mondo non è certo andato perduto col passare del tempo e con l’avvento del nuovo millennio ed il ricambio generazionale: basti pensare che, nel 2014, la cantante statunitense Lana Del Rey  l’ha citata come modello da seguire.

Patty Pravo continua ancora oggi ad affascinare e sperimentare senza alcun pregiudizio o limite: da poco, per la sua decima partecipazione a al festival di Sanremo, ha infatti portato un brano estratto dal suo ultimo album, in cui vanta la collaborazione con un giovanissimo artista rap italiano, Briga, con il quale ha strepitosamente duettato tra lo stupore e l’ammirazione del pubblico presente. Ancora una volta Patty Pravo è alla ribalta ed il pubblico le rinnova stima e affetto.

La peculiare timbrica bassa, le provocazioni e gli eccessi hanno fatto di lei in icona di trasgressione, durante un epoca in cui trasgredire era rischioso e non certo semplice. La sua immagine ha contribuito all’evoluzione del costume e dei canoni legati alla figura dell’interprete femminile in Italia connotando, inoltre, i tratti della donna emancipata italiana di quegli anni.

Patty Pravo, durante la sua lunga e prolifica carriera, ha ispirato artisti quali Lucio Fontana, Tano Festa e Mario Schifano. Per lei hanno scritto cantautori quali Léo Ferré, Vinícius de Moraes, Lucio Battisti, Paolo Conte, Francesco Guccini, Gino Paoli, Riccardo Cocciante, Francesco De Gregori, Bruno Lauzi, Antonello Venditti, Ivano Fossati, Vasco Rossi, Mango, Lucio Dalla, Roberto Vecchioni, Enrico Ruggeri e Franco Battiato.

 

Considerazioni finali

La ragazza del Piper dal carattere esuberante e dal savoirfaire persuasivo ha attraversato con coraggio la complessa fase della rivoluzione della figura della donna in Italia, a cavallo tra gli anni sessanta e settanta.

Anarchica, fumatrice ed anticonformista, ha praticato l’amore libero e ha avuto cinque matrimoni: una donna del passato che ha vissuto nel futuro, a suo agio nel vivere una vita non convenzionale e fuori dagli schemi. 

Patty Pravo, è ad oggi l’unica artista italiana, insieme a Pavarotti, ad aver venduto oltre cento milioni di dischi nel mondo. Questa donna rimarrà nella storia non solo per la sua voce ma, anche e soprattutto, per la sua iconicitá.


Articolo scritto da Elena P.


…E voi cosa pensate di questa grande interprete? Quali dei suoi brani pensate abbia portato più contributo è prestigio alla musica italiana? Fatecelo sapere nei commenti e mi raccomando, non smettete mai di supportare la musica italiana, soprattutto quella emergente!

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La passione di Simon per la musica nasce molto tempo fa, fino a portarlo al diventare arrangiatore, chitarrista e autore di musica auto-prodotta, pubblicata con la sua band, gli Onyria.

4 commenti

    Patty, la storia della musica leggera italiana

    Grandissima interprete e sin da ragazzina ho canticchiato le sue canzoni……poi da grande l’ho sempre definita spettacolare…perché in qualsiasi sua apparizione pubblica lei da sola riempie il palco ….

    Patty ha rapito la mia mente e non ne è uscita più

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