Esplorando la giungla dei cavi audio

Esplorando la giungla dei cavi audio

Cliccando sulla sezione “Cavi” sul sito Thomann si aprirà una pagina con ben 16 sub-categorie tra cui scegliere. Solo nella prima categoria, ossia “Cavi Strumenti“, ci sono più di 400 prodotti a catalogo! É chiaro che di cavi audio ce ne siano parecchi  e, tolte le variabili di lunghezza e colore, ci sono tante altre differenze da tenere a mente. La scelta del cavo audio è una scelta importante ed è per questo che vi vogliamo aiutare a vederci chiaro 😉 



Tipologie di cavi audio

Ad un concerto, il suono della mia chitarra verrà riprodotto dagli altoparlanti dell’impianto. Appurato ciò, perché necessito di tutta questa gran quantità e varietà di cavi? Semplice: per quanto vero che i cavi trasmettono sempre lo stesso tipo di contenuto (ad esempio il segnale di chitarra), la “consistenza” del segnale varia continuamente per ragioni tecniche.

Per fare un esempio prendiamo in esame il microfono: quest’ultimo emette un segnale da un paio di millivolts. Un amplificatore di potenza invia lo stesso segnale a livello di contenuto ma con una potenza di centinaia/migliaia di millivolts. I due tipi di segnale, per quanto identici nel contenuto, sono in realtà estremamente diversi.

Per riuscire a inviare il segnale più corretto ad ogni parte della catena atta a riprodurre il suono dello strumenti sono necessari cavi molto diversi, ed è il semplice motivo per cui un chitarrista non userà mai un cavo di potenza per il proprio strumento: potenza del segnale e cavo in questo caso non vanno d’accordo!

Il cavo audio per strumento e relativa costruzione

Cavo per strumenti pro-snake

Il cavo per strumento / chitarra è un cavo con due connettori di tipo jack identici alle estremità dello stesso. Il diametro è lo standard ¼ pollice (6,35mm) ed è composto da un conduttore interno, una guaina di isolazione, un secondo strato di massa (per isolare da interferenze esterne) e una guaina esterna in plastica/gomma/tessuto.

Il conduttore non è altro che una treccia di filamenti di rame avvolti. Il cavo per chitarra è anche chiamato sbilanciato o asimmetrico (unbalanced in inglese) per via del fatto che la schermatura (massa) viene usata per chiudere il circuito. Se avete dubbi sul cosa sia un cavo bilanciato o sbilanciato, cliccate qui!

I connettori jack hanno due contatti : una saldatura per il segnale (hot) e una per la massa e schermatura (ground). Per via del segnale singolo, questi cavi spesso sono anche chiamati cavi jack mono. La variante a tre contatti (stereo) può comunque funzionare in mono per via della trasmissione simmetrica senza deperimenti nel segnale o variazioni significative nel suono. In inglese, per evitare confusione, viene usata la nomenclatura “jack” seguita da un suffisso TS (tip=segnale e sleeve=massa) che identifica la natura mono del cavo o TRS per i cavi stereo (la R sta per “ring”, il secondo anello di contatto presente nel conduttore interno)

Connettori

Un cavo non dev’essere solo bello, resistente e colorato: i connettori (o spinotti) alle due estremità sono altrettanto importanti. I connettori di qualità si distinguono da quelli economici per due principali punti di forza: i materiali di costruzione e la resistenza allo stress e agli urti. L’involucro dovrebbe essere prevalentemente in metallo, sebbene esistano cavi con housing in plastica resistenti e ben fatti. Il problema sussiste in caso di malfunzionamento del cavo: col connettore di metallo è sufficiente svitare e sostituire la parte danneggiata; con l’involucro in plastica, è possibile riparare, ma non con tutti i brand.

Neutrik rappresenta il leader di mercato in fatto di connettori, realizzati da sempre con grande cura e attenzione tanto ai dettagli e alla qualità sonora quanto alla durabilità del prodotto stesso. Un’alternativa leggermente più economica ma altrettanto valida è rappresentata dai connettori Hicon montati, tra gli altri, sui cavi Sommercable.

Infine, sfatiamo un mito: il connettore placcato in oro non cambia il sound dello strumento: l’unico vantaggio è rappresentato dal fatto che, con questa copertura, il connettore non si ossiderà 😉

Neutrik Np 3 X

Neutrik Np 3 X

 

Quali requisiti deve avere un buon cavo audio  per il palco?

Beh.. non necessariamente il suono! Per quanto mi riguarda, qualsiasi cavo costruito con criterio e con buoni materiali va benissimo per suonare live. L’unica caratteristica da tenere in conto è la robustezza!

I cavi audio devono essere… silenziosi!

I cavi sul palco vengono presi a calci, calpestati, tirati, torti e bagnati da ogni tipo di liquido (birra, nel migliore dei casi). Un cavo da palco deve saper resistere a tutto ciò senza colpo subire e senza fare le bizze e iniziare a produrre fastidiosi suoni, segnali indicatori di un malfunzionamento ormai accertato. Purtroppo sul mercato esistono cavi economici “microfonici” che, già da nuovi, presentano molti di questi problemi e fanno passare fin troppe interferenze. Con un leggero movimento del cavo vengono generati piccoli voltaggi all’interno del filo di rame che si traducono in classici suoni “elettrici”. Cerca di muovere il meno possibile i tuoi cavi e, se questa non dovesse essere un’opzione, procurati dei cavi certificati con materiali di alto livello (capaci di assorbire le tensioni in oggetto).

 

I cavi audio devono essere ben schermati

Purtroppo non sono solo le interferenze microfoniche (nate all’interno del cavo) a rappresentare un problema per i musicisti. I cavi da strumento fungono da antenne (per via del rame contenuto all’interno) e, ovviamente, i cavi scarsi sono paragonabili ad antenne scarse.

Per evitare il più possibile di diventare un conduttore elettrico per Radio Maria, è necessario munirsi di un cavo adeguatamente schermato. Il metodo più semplice è rappresentato dalla schermatura a spirale, che avvolge il filamento principale come una corazza. Purtroppo però, in caso di movimenti del cavo stesso, il rivestimento (non essendo flessibile) può spostarsi o addirittura spezzarsi lasciando aperti degli spiragli. Esistono altri metodi di schermatura molto più efficaci ed isolanti, presenti principalmente su cavi di buon livello.

 

I cavi audio devono essere flessibili

Non c’è nulla di più fastidioso del cavo rigido che inizia ad attorcigliarsi o, peggio, piegarsi al minimo movimento. I cavi da palco devono essere pratici e flessibili ma, tenendo a mente ciò che è stato detto nei paragrafi precedenti, è difficile trovare un giusto compromesso. La scelta del cavo deve sempre favorire la durevolezza e la resistenza del cavo senza però rappresentare un vero e proprio ostacolo per la performance.

 

Cavi audio lunghi = frequenze alte perse?

Il dibattito sulla perdita delle frequenze alte nel sound di chitarra (tanto care ai Fenderisti) è materiale di discussione da decenni. Per via dell’alta impedenza dei pick-up passivi e della capacità dei cavi per strumenti lunghi (generalmente dai 10 metri in su), la degradazione del suono può arrivare a livelli notevoli e audibili. Tenuto conto del ruolo giocato da chitarra e amplificatore e dalle eventuali regolazioni di fino possibili su questi due strumenti, non possiamo che consigliarvi di scegliere ancora una volta cavi di qualità per non compromettere il vostro sound.

Esistono chitarristi che scelgono cavi di bassa qualità e molto lunghi per ottenere volontariamente questo effetto; di fatto, molti chitarristi non amano gli alti super trasparenti al limite dell’Hi-Fi della chitarra.

Per i tastieristi, invece, il problema semplicemente non si pone: la tastiera è uno strumento con uscite a bassa impedenza e la degradazione del suono è, di fatto, assente. Come linea guida tutto ciò che ha una pre-amplificazione attiva (pick-up magnetici su chitarre acustiche, strumenti a corda che utilizzano pick-up piezo-elettrici attivi etc) non viene in alcun modo compromesso dalla lunghezza del cavo.


Tipologie di cavi audio, suono e prezzi

Esiste un cavo per strumenti da tre metri di lunghezza che costa 6,598.90 dollari (il Micro Golden oval della Analysis Plus). Come può costare tanto un cavo?! Semplice: perché ci sono persone disposte a pagarlo. Da un punto di vista puramente fisico non c’è bisogno di alcun componente “magico” per trasmettere in modo chiaro e definito un segnale audio con un range di banda che va dai 20 Hz ai 20 kHz.

Se vuoi passare una serata alternativa e farti una cultura sulla quasi assurdità di certi dibattiti preparati un po’ di pop-corn, stappa una birra e googla “suono” e “cavi“. La posizione presa dai pragmatisti spiega come non sia fisicamente possibile influenzare il suono del cavo con l’utilizzo di materiali esterni. Gli esoteristi, invece, sono capaci di sentire armoniche frizzanti, frequenze perdute, “trasparenza assoluta, purezza inarrivabile e headroom maggiorata” e giustificare, quindi, un cavo da 6,000 dollari. Indovinate da che parte sto?

Non c’è bisogno di spendere 6,000 dollari per un cavo: meglio spenderli in cavi di alta qualità dai prezzi umani, qualche doppione di scorta e il resto usarlo per finanziare un nuovo strumento o una vacanza. Assicurati di avere diversi cavi di lunghezza diversa per le varie evenienze: le misure più comuni sono 3, 6, 9/10 metri.


Conclusioni su i cavi audio

Come in molte aree della musica, anche in ambito cavi ci sono spesso dei progressi scientifici e tecnologici. Al giorno d’oggi è possibile avere un cavo di qualità eccelsa ad un quarto del prezzo rispetto a 10-15 anni fa e questo è bene! Nel range che va dai 20 ai 50€ non puoi sbagliare e puoi portarti a casa un cavo robusto, testato, costruito con materiali di ottimo livello e connettori neutrik o amphenol. Tratta i tuoi cavi con cura e ti serviranno per molti anni a venire!

Vai alla selezione completa di Cavi e Connettori sul nostro shop online!


Avete dubbi, domande o curiosità su i cavi e connettori? Opinioni diverse? Lasciateci un commento 😉

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La passione di Simon per la musica nasce molto tempo fa, fino a portarlo al diventare arrangiatore, chitarrista e autore di musica auto-prodotta, pubblicata con la sua band, gli Onyria.

10 commenti

    Per fortuna che c’è ancora gente che capisce che un cavo da 300 euro non cambierà una cattiva performance. ?

    Salve!
    Tanti tanti anni fa (35) avevo dei cavi che alla base del jack avevano un pistoncino con molla. Questo in pratica era un mini interruttore che fino a quando il jack non entrava fino alla fine nella femmina non faceva chiudere il circuito evitando quei fastidiosi rumori della massa.
    La mia domanda è questa: si riescono a trovare ancora più n commercio?

    Marco Tecce, si esiste ancora (ne ho 2!)
    È il “Silent” jack, costa circa 35€ per un 5 mt

    Finalmente delle nozioni sensate e valide. Devo precisare che per primo, nel “tratta i cavi con cura”, si deve intendere avvolgeteli correttamente, seguendo la loro piega con cura. Lo scrivo più che da tecnico del suono, da elettrotecnico.

    Sì hai perfettamente ragione. I cavi tendono a durare di più in questo modo!

    E magari una fascetta di velcro per evitare che i cavi si attorciglino tutti assieme quando vengono riposti, con imprecazioni all’utilizzo successivo e strattoni dannosi per sbrogliare la matassa. Ormai esistono le fascette preconfezionate in velcro con asola a pochi euro a confezione da 50 pezzi.

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