Cosa rende una città “musicale”?

Cosa rende una città “musicale”?

Di questi tempi non è facile decidere di lasciare la propria casa e partire per nuove destinazioni, anche se guardando altrove si trovano sempre milioni di opportunità. I mezzi di trasporto sono accessibili a molti e internet rende molto semplice la ricerca di appartamenti in affitto e/o coinquilini. Inoltre, abbiamo sempre meno oggetti materiali dato che tutti i nostri possedimenti sono ormai digitali (foto, video, film e musica). Siamo quindi liberi di viaggiare in lungo e in largo! Per chi è appassionato di musica, una città dal carattere musicale è la meta giusta: come fare a capire se la nostra prossima destinazione è una cosiddetta “città musicale”? 


Osserva e ascolta

Tutte le città sono dotate di un proprio sound: il ronzio dei pali elettrici, il rumore del traffico che somiglia ad un pad basso di sintetizzatore, i clacson delle macchine (tanto simili al suono della tromba), i passi delle persone che diventano percussioni, treni e tram che creano ‘drum beats‘, piccioni e gabbiani che cinguettano melodie… Ogni città è ricca di suoni e di armonia. Ma se l’armonia che vai cercando è quella musicale nel senso classico del termine, passa al prossimo paragrafo:

 

Opportunità per l’ascolto e la visione

Abbiamo tutti sentito parlare di queste mitologiche città in cui è possibile assistere a concerti stupefacenti ogni sera, o città in cui i musicisti di strada hanno più talento di chi canta le canzoni che scalano le classifiche. New York, Londra, Berlino ma anche New Orleans, Havana e Austin (TX). La quantità di club e locali in cui c’è musica dal vivo determina la qualità e la reputazione della città stessa agli occhi degli artisti. Il prezzo medio del biglietto influenza molto, poiché laddove la competizione è alta e le band e i promoter devono combattere per avere uno spot per suonare, fare il prezzo più popolare la fa da padrona.

Un senso di comunità

Un aspetto importante è la percezione sociale del musicista: se la città non è molto favorevole ai musicisti, concerti ed eventi in genere sarà difficile trovarcisi bene in quanto artisti. D’altro canto se la città ospita una comunità unita e solida di musicisti, seppur piccola, la reazione sarà diametralmente opposta: incoraggiamento, supporto, opportunità e la prospettiva di fare amicizia. La rivalità amichevole, fintanto che rimane priva di ostilità e gelosie, è utile e costruttiva e porta le persone a migliorarsi e confrontarsi continuamente.

 

Opportunità per esibirsi

Quali città offrono le maggiori opportunità per esibirsi live? C’è buona possibilità di guadagnare qualche soldo dagli show, o sono opportunità ad alto rischio di perdita monetaria (pay to play, etc)? Nelle città di punta è quasi impossibile suonare in un locale di medie dimensioni senza dover sborsare qualche soldo: in una città analoga ma meno ‘popolare’, il medesimo concerto può essere svolto al netto di un sostanziale guadagno. È possibile pagarsi un affitto e mantenersi in determinate città, vivendo solo di musica? Dipende molto dalla scena musicale, dal tipo di comunità presente e da tanti altri fattori. Valuta con cura!

 

Musica: un investimento per lo svago notturno

Alcune città hanno una scena musicale florida poiché l’amministrazione (comunale, provinciale o statale) ha deciso di investire soldi per progetti culturali o legati allo svago notturno. A Londra il sindaco Sadiq Khan ha assunto un “night tsar“, Amy Lamé, per far si che potesse trasformare Londra in una città da 24 ore. Molte volte l’aspetto economico della vita notturna viene sottovalutato ma è, di fatto, uno degli introiti più sostanziosi per le casse del comune (e degli imprenditori).

 

Quante volte viene ‘cantata’ una canzone?

Molte città vengono nominate spessissimo nei testi delle canzoni. Quante più sono le volte che un determinato posto viene nominato in un testo, tanto è più alta la concreta possibilità che l’autore abbia di fatto tratto giovamento e ispirazione dalla permanenza nel luogo in oggetto. Celebrity Cruises ha analizzato più di 2000 canzoni da classifica degli ultimi 60 anni per determinare quali fossero le città più menzionate. Hanno poi mappato i risultati su una mappa online interattiva, visibile QUI. Le città più menzionate sono, senza troppa sorpresa, New York, Londra, Los Angeles, California (come stato) e Hollywood. Tutte queste città sono attivissime dal lato musicale e leader nell’industria discografica per quantità di artisti, label, studi discografici e produttori che vi risiedono.

 

La storia musicale di una città

La storia musicale di una città può avere un grosso impatto sulla scena moderna. Se un famoso compositore o una rockstar vi sono nati non significa che la città sia automaticamente “musicale”. Molto più importante analizzare dove gli artisti hanno vissuto, dove sono cresciuti e dove hanno mosso i primi passi. Ad esempio sapere che David Bowie, Iggy Pop e Lou Reed condividevano un appartamento nel distretto di Schöneberg Berlino ti fa venire voglia di saltare su un aereo e trasferirtici. Il ‘fantasma’ della loro presenza rimane vivo e vegeto per le strade della città, e ne influenza inesorabilmente la struttura e l’artisticità


Qual è la città più “musicale”, a tuo parere? Ti stai per trasferire?
Raccontaci la tua storia con un commento!

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La passione di Simon per la musica nasce molto tempo fa, fino a portarlo al diventare arrangiatore, chitarrista e autore di musica auto-prodotta, pubblicata con la sua band, gli Onyria.

2 commenti

    il luogo è sempre quello interiore (l’anima) almeno per me ,io non sono un musicista ,ma cerco di essere un cantore della musica e mi ispira molto cantare di notte,le notti sono tutte buie e si illuminano con il mio canto ,vivere bene in una città,vale per il giorno,per trarne spunti e quindi lispiratrice per eccellenza per lArte in genere ,non solo la musica ,è la Città di
    Napoli ,per me vivere a Napoli devi mettere in campo un buon mixe Odio-Amore.

    Napulè mille colori… come diceva Pino Daniele!

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