
Sebbene, secondo il New York Times, l’artista sia la seconda professione (seconda solo ai taglialegna) con minima probabilità di contrarre il coronavirus (basato sulla vicinanza con altre persone e la malattia), lo stato di allarme causato dalla pandemia ha avuto disastrose conseguenze per i professionisti del settore. Tutti gli eventi sono stati cancellati almeno fino a maggio. Inoltre, gli psicologi stanno già parlando di “contagio emotivo” e di quanto ci costerà riunirci di nuovo con 20, 50 o mille altre persone in un’area chiusa per vedere, ad esempio, un concerto. Dalla comodità delle nostre case è arrivato il momento di sostenere coloro che hanno messo parole e melodie ai nostri desideri, alle nostre vittorie e alle nostre sconfitte. Ecco 10 cose che puoi fare per supportare i musicisti durante questa quarantena.
#musicneverstops
Partecipa ai live stream
Un paio di giorni dopo l’annuncio della quarantena, i musicisti hanno iniziato a ingegnarsi per continuare ad esibirsi. Dato che tutti gli eventi sono stati sospesi (inclusi moltissimi festival estivi, letteralmente cancellati), molti si sono rivolti al mondo del live streaming attraverso piattaforme social come Spotify, Soundcloud, Facebook. Svariate etichette, piattaforme e musicisti hanno continuato ad offrire concerti. Molti DJ poi stanno caricando delle sessioni su Soundcloud (come Freddy K, o la piattaforma HÖR che offre performance di DJ locali). Come puoi aiutare? Partecipando, guardando e commentando live: gli introiti dalla pubblicità e dall’affluenza dei visitatori potranno aiutare il portafoglio dei musicisti, che in questo periodo è vuoto a dir poco.
Condividi i contenuti
È ora. Crea playlist Spotify, condividi i post (e i profili Bandcamp) delle band che ti piacciono e cerca di diffondere la parola. Per quanto possa sembrare insignificante, ogni condivisione è un’opportunità in più per il musicista o la band di farsi conoscere ed acquisire nuovi fan.
Cerca di non farti rimborsare i biglietti
Tema molto delicato. Ormai è possibile farsi rimborsare il biglietto per tutti i concerti o festival a cui si è andati. Il nostro consiglio è di cercare di non farsi rimborsare il biglietto, se possibile. Tutte le date che sono state annullate per il Coronavirus verranno, prima o poi, riprogrammate per un altro giorno. Se riesci ad aver pazienza, lascia il tuo biglietto così com’è: ogni biglietto rimborsato è una perdita di denaro per l’artista, il quale deve restituire la somma. Ovviamente nessun giudizio su questo: ognuno fa quel che si sente e in base alla propria disponibilità.
Ascolta più musica su Spotify
Un paio di giorni dopo l’annuncio della quarantena Spotify ha annunciato il lancio di Music Relief, un servizio d’assistenza per raccogliere fondi per gli artisti. La piattaforma, che conta ben 124 milioni di iscritti, ha anche stretto una partnership con MusiCares e Help Musicians. In più Spotify permette ai singoli fan di donare direttamente all’artista (fino a 10 milioni di dollari). Il minimo che puoi fare è ascoltare i tuoi artisti preferiti su Spotify, per fargli entrare un po’ di royalties.
… e non dimenticarti delle altre piattaforme!
Non esiste solo Spotify ovviamente: non dimentichiamoci di Tidal (che, al di la dell’immensa qualità audio dello streaming, da ai suoi artisti la percentuale più alta di royalties), YouTube, Pandora, Deezer, Google Play e Napster.
Compra i dischi!
Dischi! CD, vinili o dischi digitali: non c’è momento migliore. Puoi ordinarli online e farteli arrivare comodamente a casa. Corrieri e servizi postali funzionano senza intoppi, ed è bene sfruttarli per cercare di acquistare il più possibile online ed evitare di uscire di casa. E se proprio non vuoi un supporto fisico, compra la copia digitale sui profili Bandcamp!
T-shirts, felpe, spille, posters, cappellini…
Tutto ciò che puoi acquistare a livello di merchandising sarà ben accetto dalla tua band (o artista) preferito. Volevi un nuovo paio di pantaloncini corti per l’estate? Un paio di magliette a tema musicale nuove? È arrivato il momento.
Gestori di locali, promoters: ora tocca a voi essere flessibili
È chiaro: tutto ciò passerà, la curva di contagio si stabilizzerà e torneremo a vivere una vita normale. Bisognerà fare i conti con i danni che il virus ha portato e reagire in quanto società. I promoter di concerti, gli artisti e i gestori di locali dovranno collaborare: sarà difficile riorganizzare tutto in tempo per l’estate quando normalmente si fa l’anno prima. Servirà flessibilità e disponibilità da parte di tutti, quindi cerca di mettere da parte l’ego.
Consiglieri, sindaci, presidenti: agite!
Seguendo ciò che abbiamo appena detto nel punto precedente, dobbiamo chiedere azioni concrete ai nostri governi e politici. A Barcellona, ad esempio, l’assessore alla cultura ha già stanziato un fondo da 1 milione di euro per aiutare gli artisti in difficoltà. Altre misure, come il prolungamento o cancellazione totale dei versamenti contributivi per i liberi professionisti, potrebbero aiutare concretamente i musicisti (che cadono sotto questa categoria). In Italia diverse misure governative stanno cercando di far fronte all’emergenza Coronavirus sul lato economico, tra cui i 600€ di buono INPS a chi lavora nel mondo dello spettacolo.
La quarantena è ormai attiva ovunque in Europa da un mese almeno, ed è il momento giusto per dimostrare ai politici e capi di stato che i musicisti sono uniti. Come soleva dire Pete Seeger, noi “lo supereremo”:
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✍️ Articolo originale scritto da Santini Rose in Spagnolo.
3 commenti
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Luigia Atripaldi risponde:
Gli artisti tutti sono la vera essenza di un epoca storica, sono tutti indispensabili in quanto con le liro opere , musiche dipinti etc hanno sempre spiegato meglio i momenti storici…l’ARTE arriva!!!!!
Simon risponde:
Sante parole!
Anna Ciotola risponde:
Aiutiamoli