Chitarra elettrica: chi l’ha inventata?

Chitarra elettrica: chi l’ha inventata?

Chi ha inventato la chitarra elettrica? Ponendoci questa domanda, torniamo sempre al punto di partenza: Fender o Gibson, Leo Fender o Lester Polfus. Creatori di modelli leggendari quali Telecaster, Stratocaster, Les Paul e molti altri, i due creatori hanno dato vita a strumenti iconici che vengono utilizzati e ricercati ancora oggi da milioni di musicisti. Ma hanno davvero inventato loro la chitarra elettrica? Forse no!


Chitarra elettrica: Non è stato un lampo di genio

L’invenzione della chitarra elettrica non è stata semplicemente il risultato di un brillante lampo di ispirazione. Piuttosto, è stata la quintessenza di numerose scoperte ed esperimenti precedenti che, dal nostro punto di vista, risultano difficili da classificare in dettaglio dopo più di otto decenni. Una cosa è chiara: possiamo tranquillamente riconsiderare la nostra visione generale dell’era dei pionieri della chitarra elettrica.

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L’induzione come base di tutti i pickup elettromagnetici

Il vero cuore della chitarra elettrica è il principio dell’induzione come base fisica per la funzionalità dei pickup. Le chitarre elettriche, per antonomasia, sono dotate di uno o più pickup. Questi pickup sono, per ridurla ai minimi termini, una bobina di filo di rame avvolta attorno a un magnete. Se le corde vibrano vicino al pickup, viene generato un segnale elettromagnetico nel filo di rame a causa dell’induzione. Tuttavia, questa non è un’invenzione degli anni ’40: è molto precedente!

Fender Pure Vintage 64Tele Pickup

Pick-up Fender: Pure Vintage 64Tele Pickup

 

Michael Faraday pose le basi per la chitarra elettrica nel 1831

Già nel 1820, il fisico danese Hans Christian Ørsted notò durante un esperimento che un ago magnetico, se posto vicino a un conduttore elettrico, viene deviato non appena viene attivata la corrente. Gli esperimenti furono ulteriormente sviluppati dal matematico francese André Marie Ampère, il fondatore dell’elettrodinamica, e nel 1831 dal naturalista e fisico sperimentale britannico Michael Faraday – sì, quello della gabbia – con la sua scoperta dell’induzione elettromagnetica . Senza la sua definizione di questa induzione elettromagnetica, i pickup nella loro forma attuale sarebbero impensabili!

 

Lo sviluppo rivoluzionario di Martin della chitarra con corde d’acciaio

Christian Frederick Martin, invece, non ha mai costruito una chitarra elettrica, ma il nome è indissolubilmente legato alla storia della chitarra elettrica. Il suo eccezionale contributo alla causa di noi chitarristi è stato rendere i suoi strumenti suonabili con… corde di metallo! L’approccio non era mirato allo sviluppo della chitarra elettrica, ma senza corde di metallo il pickup a induzione dei successivi inventori non avrebbe funzionato. Oggi, l’azienda fondata da Martin esiste ancora: Martin Guitars.

Martin Guitars Logo

 

La trasmissione del suono era basata su fonografi e telefoni!

Tuttavia, c’è da dire che gli strumenti elettrificati non hanno giocato un ruolo significativo nei decenni successivi. C’erano intere legioni di hobbisti a sezionare dispositivi di comunicazione come il fonografo, la radio o il telefono per creare qualcosa di nuovo e, soprattutto, trovare nuovi usi con la tecnologia a disposizione. Quelli che tenevano all’elettrificazione degli strumenti musicali erano in pochi, di fatto. Si trattava piuttosto della trasmissione tecnica della comunicazione umana, che gli inventori stavano già sperimentando nei loro garage prima del 1900.

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Chitarra elettrica: Volevano solo mostrare di cosa è capace l’elettricità

Non sono stati infatti i musicisti ad avere l’idea di uno strumento elettrificato. Piuttosto, la generazione del suono elettrico è nata da un desiderio di dimostrare qualcosa di nuovo da parte di chi sperimentava. Le prime chitarre elettriche non sono nate dal desiderio di musicisti e inventori di avere più volume, un suono migliore o applicazioni ottimizzate. Riguardava il fascino dell’elettricità; i produttori volevano mostrare quali cose interessanti si potevano fare con essa. E ciò includeva anche l’induzione generatrice di suoni e, di conseguenza, la produzione di pickup elettromagnetici. Intendiamoci, stiamo parlando degli anni a cavallo tra ‘800 e ‘900. Né Leo Fender né Les Paul né Orville Gibson erano ancora nati all’epoca.

 

La prima chitarra elettrica di Beauchamp presentava un pickup per giradischi

La fonte di musica numero uno all’epoca era il grammofono, rendendolo adatto a prestarsi a nuove applicazioni. Nel 1926 i fratelli Dobyera, in collaborazione con il texano George Beauchamp, tentarono di adattare il principio con cui i dischi di gommalacca venivano fatti suonare tramite un sistema puramente acustico. Nacque così la prima chitarra di metallo, la Dobro. Per Beauchamp questo non era sufficiente: sperimentò ulteriormente con bobine e magneti, attaccando il pickup di un giradischi, che consisteva in una bobina e un magnete permanente, a una chitarra. La prima chitarra elettrica vide la luce allora, anche se in pochi lo sanno. Per inciso, non era ovviamente (ancora) una solid-body.

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Lo spirito della “corsa all’oro” aveva raggiunto i musicisti intorno al 1930

Lo spirito della “ricerca dell’oro” (la mentalità per cui tutti volevano fare successo scoprendo qualcosa di nuovo e unico) aveva ormai raggiunto anche i liutai e i musicisti. Solo due anni dopo, fu annunciato lo Stromberg Electro, un dispositivo alimentato elettricamente che “produceva un aumento di volume”. Da quel momento in poi divenne solo una questione di volume, assertività e suono. Nonostante lo sviluppo visionario, Stromberg, pioniere di una nuova era, fu inghiottito dalla faccia della terra nel 1930, dimenticato dal tempo.

 

Chitarra elettrica: quei nomi che ancora oggi caratterizzano il mercato

Seguirono altri nomi, ancora oggi estremamente noti, come la Ro-Rat-In Company negli anni ’30, che in seguito divenne Rickenbacker, o Lloyd Roar, che sin dagli anni ’20 aveva lavorato allo sviluppo del proprio pickup a bobina . La prima chitarra elettrica dell’azienda ViviTone di Lloyd Roar è stata costruita nel 1932. Lo strumento era suonabile e poteva essere acquistato liberamente. Tuttavia, non prese piede dato che il pickup generava un suono che non corrispondeva realmente all’induzione elettromagnetica utilizzata oggi. Lo strumento suonava… sottile!

 

Invenzione della chitarra elettrica: pionieri del garage sinergia tecnica

Il risultato eccezionale dei produttori di strumenti è stato ovviamente quello di ottimizzare in primo luogo la tecnologia esistente e, in secondo luogo, di integrarla nelle hitarra elettriche. Intorno al 1950, la Telecaster fu la prima chitarra elettrica Fender ad arrivare sul mercato, seguita poco dopo dalla Stratocaster. Nel 1952 Gibson costruì la prima chitarra solid-body, la Les Paul, ma a quel tempo era ancora dotata di pickup single coil P90. Tuttavia, questo non è da sottovalutare: Fender e Gibson sono stati i primi produttori a ottenere una produzione in serie degna di nota e quindi ad assicurarsi un vero e proprio status di cult.

 

 

Fender Player Series Strat MN TPL

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Gibson Les Paul Standard 60s IT

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La passione di Simon per la musica nasce molto tempo fa, fino a portarlo al diventare arrangiatore, chitarrista e autore di musica auto-prodotta, pubblicata con la sua band, gli Onyria.

4 commenti

    Anche se sapevo già queste cose, ho apprezzato molto questo ottimo articolo!! Grazie!

    Ottimo articolo,è specificato egregiamente.

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