Setup chitarra Shred e consigli d’esecuzione

Setup chitarra Shred e consigli d’esecuzione

Benvenuto nella nostra campagna #ThomannShredDays. Una settimana di puro metal e shred 😉 Tutto ciò che non troverai qui sul nostro blog lo puoi reperire da Facebook – inclusi sconti e prezzi da capogiro. ???

La strada per diventare uno shredder è dura e tortuosa: ti basta pensare a chitarristi come Malmsteen, Vai o Guthrie Govan che hanno passato una quantità imbarazzante di tempo a perfezionare la propria tecnica, a conoscere lo strumento e a colmare tutte le lacune prima di mettere il naso fuori di casa. Lo shred, un po’ come tutte le discipline della vita in cui viene richiesta una certa preparazione, non ha scorciatoie e non permette “trucchi”: l’unico metodo è tanta, tanta pratica!

La missione si prospetta già difficile di per se, senza bisogno di complicarsi la vita ulteriormente: per questo ho deciso di darti un paio di consigli sul come tirare fuori il massimo dalla tua chitarra per “facilitare” il tuo apprendimento e permetterti di ascendere, senza intoppi, all’olimpo degli shredder.


1. Setup della chitarra

La prima cosa da fare è accertarsi che la propria ascia da guerra sia in perfette condizioni, settata in maniera ottimale in modo da permetterti di eseguire tutte le tecniche che andrai ad apprendere senza causarti impedimenti o rallentamenti. Il setup ideale si ottiene con un paio di piccole regolazioni che, nella maggior parte dei casi, puoi eseguire tu stesso a casa. Se non ti senti abbastanza sicuro puoi sempre rivolgerti al nostro servizio Service, dove dei professionisti si prenderanno cura del tuo strumento e lo prepareranno secondo tue esatte specifiche (ricorda che puoi richiedere un setup personalizzato anche in fase d’acquisto!). Tra i vari servizi offerti c’è anche il PLEK, un macchinario che garantisce il perfetto allineamento dei tasti, per una tastatura perfetta e al 100% impeccabile.

Iniziamo dal manico e, più precisamente, dal truss rod che va regolato di tanto in tanto, soprattutto in presenza di un nuovo set di corde con una scalatura più grossa. Anche in caso di scalature costanti è bene darci una controllata ogni paio d’anni, giusto per verificarne lo stato. Lo stato ideale del manico è non troppo convesso ne’ concavo, con una leggera curvatura verso il basso.

L’action, invece, è la distanza tra la sommità del tasto di metallo e la parte inferiore della corda, normalmente misurata al 12° tasto (o al 10°, a volte 7°, a seconda dei metodi utilizzati). Come già detto nel nostro articolo dedicato alle corde per chitarra, un valore ottimale per il MI cantino è circa 1.8mm, mentre per il MI grave è di circa 2mm. Partendo da questi due valori ci si può orientare, aggiustando l’action anche secondo proprio gusto e preferenza. Ovviamente lo shredder punta all’action più bassa possibile, ma è importante non esagerare in modo da evitare corde che frustino sui tasti e una generale “friggitura” che si tramuta in un suono sottile, fastidioso e senza sustain ne’ corpo. Fintanto che il suono della corda che frusta sul tasto è minimo e udibile solamente a chitarra scollegata non ci sono problemi. Una volta amplificato dall’amplificatore, però, diventa un problema e compromette la performance con risultati sonori a dir poco disastrosi. Ogni chitarrista ha le sue preferenze in merito quindi ti lascio con un semplice test per ottenere un action “sensata”: prova a fare bending in vari punti della tastiera e su tutte le corde – se la chitarra non frigge ed ogni nota è chiara e non “muore” subito, hai una buona action.

A livello di preferenza, gli shredder prediligono i manici con forma C con radius ampio (=tastiera piatta). I manici a V sono anch’essi diffusi nel genere ma non sono assolutamente predominanti.

                                                             Neck shapes (courtesy of Fender.com)

Anche il ponte flottante (tremolo o Floyd Rose) va regolato a dovere: l’allineamento piastra-top dev’essere perfettamente simmetrico e le molle devono avere la giusta tensione.
La quantità di molle (e relativa “durezza” dell’escursione) è soggettiva, così come lo è la scelta di utilizzare il ponte in modalità “Dive bomb only“, avvitando totalmente il tremolo al corpo in modo da poterlo solo “tirare” verso il manico (possibile solo su alcuni tipi di chitarre, nel caso del Floyd Rose) o in modalità “Full float”, permettendo di utilizzare movimento di ‘Pull-up‘ e ‘Dive Bomb‘ a piacimento. Il cambio corde su un ponte Floyd Rose non è una passeggiata e va eseguito con cura per ottenere un setup perfetto e stabilità per l’utilizzo della leva.

Scalatura corde: un mondo vastissimo e totalmente soggettivo. In generale le corde sottili si prestano meglio all’utilizzo di certe tecniche (legato, hammer-on, tapping) che richiedono destrezza, mentre le corde più grosse hanno il vantaggio di avere un maggior sustain e volume. Molti shredder usano corde .009 (o .008 come nel caso di Malmsteen e Holdsworth), mentre altri usano corde decisamente più spesse (.010 o .011 – vedi Zakk Wylde) in accordatura standard con ottimi risultati.

Un buon compromesso è rappresentato dalle cosiddette corde ibride, le “Light Top – Heavy Bottom” che utilizzano le 3 corde più sottili da una muta sottile (ad esempio .009 o .010) e le 3 corde gravi da una muta più corposa (ad esempio da un set di .010 o .011). I Powerchords suoneranno pieni e corposi senza rinunciare alla suonabilità delle corde sottili per gli assoli.

É importante scegliere con cura anche il plettro: una maggior precisione è ottenuta da plettri non troppo sottili (misura standard: 1mm) con la punta acuminata e non troppo tonda come molti Tortex. Non a caso plettri come il Dunlop Jazz III o il Planet Waves Black Ice sono molto popolari tra gli shredder e i funamboli della sei corde. Qualche settimana fa abbiamo scritto un ottimo articolo sulla scelta del plettro – clicca qui.

La maggior parte degli shredder preferisce Pickup di tipo Humbucker per via dell’alto output correlato al basso rumore di fondo e della naturale compressione. Inoltre, il suono più scuro rispetto al single-coils permette di contenere i transienti generati dal playing molto “veloce” altresì molto fastidiosi all’orecchio. Nonostante ciò le eccezioni rappresentate da shredders come Yngwie Malmsteen confermano che con una buona tecnica si può suonare su tutto e con tutto. Sperimenta!

 

2. Economy picking e tecniche di mano destra e sinistra

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Ulteriori informazioni

Una volta ottenuto il setup perfetto per suonare c’è da affrontare la dura realtà: ora inizia la parte veramente difficile – l’esercitazione, necessaria per raggiungere i traguardi prefissati.

Per cominciare, dai un’occhiata alla postura delle tue mani e delle tue dita.

Mano sinistra (diteggiatura)

Cerca di avere sempre il polpastrello del pollice saldamento poggiato al manico, possibilmente al centro. Le dita dovrebbero essere il più possibile vicine alla tastiera in modo da poter diteggiare il più velocemente possibile e non sprecare energie in movimenti inutili.

Mano destra (plettrata)

Cerca di tenere il plettro saldamente e dritto, con un’inclinazione di circa 45 gradi rispetto alle corde e senza “affondare” troppo nelle corde.

Per padroneggiare la tecnica dello shredding ci sono svariate tecniche ed esercizi possibili. Uno dei più importanti è sicuramente l’alternate picking (plettrata alternata) che prevede un’ottima coordinazione fra mano destra e sinistra. Per sciogliere le dita è possibile iniziare da scale cromatiche, sequenze su pentatonica e diteggiatura di tipo “spider”. L’importante è suonare a tempo col metronomo senza voler correre troppo ma prediligendo un’esecuzione pulita e cristallina. Suonare veloce e sporco non serve a nulla!

In seconda battuta è bene allenare la forza e resistenza della mano tramite legato e stretching delle dita. Importante: allenare tutte le dita allo stesso modo, soprattutto anulare e mignolo che sono spesso le dita più deboli e meno allenate.

Una volta colmate le lacune a livello di diteggiatura e plettrata ci si potrà dedicare a tecniche avanzate quali Sweep picking / Arpeggi, tapping e string skipping. Lo stile personale inizierà a uscire fuori e, come ogni shredder, avrai il tuo personalissimo stile.

Buon lavoro!

? Articolo sulla storia dello Shredding

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La passione di Simon per la musica nasce molto tempo fa, fino a portarlo al diventare arrangiatore, chitarrista e autore di musica auto-prodotta, pubblicata con la sua band, gli Onyria.

3 commenti

    Ciao io o una chitarra esp ltd Kh-602 con una tastiera dal raggio 350 mm (13.78″) e corde 010/013/015/026/032/038, può dirmi qual è la giusta altezza o la misura standard dell’action in base al raggio?

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