É affascinante come il sassofono 🎷 arricchisca tutt’oggi la scena musicale odierna. Tanto tempo fa, circa 170 anni fa, Adolphe Sax partì con l’intento di costruire uno strumento dal timbro caldo e avvolgente, in quanto poco soddisfatto degli strumenti a fiato e delle loro performances nei registri bassi.

Nel 1929 Henri Selmer acquistò il brevetto e il laboratorio, fece qualche modifica e perfezionò il sassofono, portandolo allo strumento che conosciamo oggi. E fu da svariati generi, in particolar modo dal jazz, che questo sassofono trasse giovamento, acquistando popolarità e fama. Non riuscite ad apprezzare il sassofono? Vi diamo 6 ottimi motivi per amarlo…
Profilo: Sassofono
Anno di nascita: 1840
Lunghezza del tubo sonoro: da 64 a 293 cm
Costruzione del tubo sonoro: conico
Gamma: due ottave e mezzo, con ottave sovracute
Particolarità: prende il nome dal suo inventore, Adolphe Sax
Accordature: SI♭, MI♭, DO, FA
Modelli: 12 varianti in diverse tonalità e accordature
Varianti più comuni: Contralto, Tenore, Soprano, Baritono
Famiglia: strumenti a fiato, ad ancia singola
Sistema di chiavi correlato: Oboe
1. Il sassofono rispecchia l’animo umano
Chiunque ascolti un sassofonista è immediatamente trascinato all’interno di un vortice d’emozioni. Già perché il sassofono non è solo un pezzo di metallo: è un estensione dell’anima di chi lo suona. Melodie, fraseggi e suoni emessi arrivano dagli anfratti più reconditi nascosti nel profondo dell’essere umano e, grazie all’estensione fornita dallo strumento, sono riprodotti e trasmessi al pubblico con una maestria elegante e fiera, malinconica e avvolgente. Un suono leggermente sfiatato, un filo di aria di troppo potrebbero sembrare “errori” d’esecuzione: nulla di più sbagliato. Il sassofono è onesto e, in quanto tale, meravigliosamente imperfetto. Come la voce umana.

2. Il sassofono è estremamente versatile
Il sassofono è versatilissimo: non esistono generi in cui non stia bene, passando dal folk al blues, dal rock’n’roll al funk, per arrivare al soul. Anche nell’hard rock, nel punk, nel rap e nel nu–metal, il sassofono sta sempre bene. Ultimi ma non ultimi: jazz e swing, generi in cui la fa da padrone. Non esiste altro strumento onnipresente quanto il sassofono nella musica, tanto come timbrica quanto come ruolo nell’interno di un brano.
3. Il sassofono è un pilastro
La musica cambia continuamente, tanto nei decenni quanto negli anni singoli – il che è anche una cosa positiva, dato che la staticità spesso può far male e risultare stagnante. Le band cercano sempre di trarre ispirazione dal passato per creare qualcosa di diverso per il futuro, ribellandosi ad un sistema pre-definito da chi ci è passato prima. Con questa spinta emotiva, abbiamo potuto assistere alla nascita di generi totalmente nuovi e unici. D’altronde anche il mondo cambia e si evolve, e pensare di stare fermi è impossibile e impraticabile. Il sassofono, però, non passa mai di moda: fin dagli albori si è sempre ritagliato il suo spazio in svariati generi, senza il benché minimo problema. E quando c’è bisogno di adattamento, il sassofono si presta all’evoluzione mantenendo la sua personalità.

4. Il sassofono è un’armonia di emozioni
Il sassofono può ridere o piangere: suonare malinconico e sognante, quando pieno di vita, brillante e netto. Il sassofono è ottimo per rappresentare tanto i momenti più cupi e malinconici tanto per esprimere alla grande l’esatto opposto, senza dover cambiare strumento o caratteristiche dello stesso. La dinamica e il derivato dinamismo del sassofono sono unici nel mondo degli strumenti musicali. Certo, esistono altri strumenti iper-versatili, ma lo sono davvero quanto il sax?

5. Non segue le mode
Ci sono indubbiamente molte possibilità creative a livello tecnico oltre al suono tipico. Ma spesso è il suono classico che si desidera (con un po’ di riverbero, in ogni caso) ed è uno degli ultimi strumenti reali su un palco rock, funk e persino pop oltre ai campioni e ai sequencer. Avete mai sentito il suono del sassofono su una tastiera? Non gli rende giustizia…

6. Un leader, un giocatore di squadra ed un solista
Con il suo sound particolarissimo, il sassofono colma le frequenze lasciate vuote dalle trombe, dai tromboni e da altri strumenti a fiato come il clarinetto. Il suono è armonioso e completo, senza mai risultare fastidioso. E quando la band inizia a dare il giusto supporto in termini di groove, il sax si erge facilmente a leader e solista della band. Suona bene in un ensemble quanto da solo: c’è altro da aggiungere?
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