
Hai appena scritto la canzone più spettacolare della storia e vuoi iniziare a scalare classifiche come se non ci fosse un domani, o semplicemente vuoi un biglietto da visita valido per dimostrare il tuo livello musicale e ottenere un concerto nella location tanto ambita della tua zona. In questi casi ciò di cui hai bisogno è un Demo realizzato come si deve. Molte band spesso “non ce la fanno” perché sottovalutano questo dettaglio e realizzano materiale scadente che non rende loro giustizia. Per evitarti rovinose cadute, ti proponiamo 10 consigli per realizzare un prodotto di qualità!
1. All killer, no filler!
Il tuo demo deve suonare bene dall’inizio alla fine e deve contenere solamente le canzoni più promettenti del tuo repertorio. Lascia fuori le canzoni che non sono altrettanto “vincenti”, avrai tutto il tempo di rilasciarle in un secondo momento durante la tua carriera. Chiedi a parenti ed amici di darti una piccola classifica delle tue canzoni che piacciono di più, quelle che rimangono più impresse: con i risultati sarà facile fare una media e capire quali sono i cavalli su cui puntare. Cerca di arrangiare la canzone nel miglior modo possibile in modo da sfruttarne le potenzialità e non perderti in tempi morti. Quel doppio assolo in unisono annoia la gente quando lo esegui? Taglialo. Il tuo cantante fa fatica a cantare in quel range? Cambia tonalità.
2. Deadlines!
Anche se non è la cosa più “creativa” e rock’n’roll del mondo, devi porti delle tempistiche e delle deadline ben precise per organizzare il tuo lavoro! Certo, rinchiudersi in una vecchia villa ottocentesca per mesi cercando di comporre un capolavoro è sicuramente intrigante, ma siccome non suoni nei Led Zeppelin… devi finire il tuo lavoro in un lasso di tempo ragionevole per poter iniziare a costruire la tua carriera. I piccoli dettagli e gli abbellimenti, se non strettamente necessari, tralasciali e tienili buoni per quando entrerai in studio a realizzare un disco “definitivo”: per ora devi solo far capire di che pasta sei fatto e cercare di lasciare il segno in modo che qualcuno ti dia una chance. Ricorda: una canzone con mille abbellimenti ma che non va da nessuna parte non avrà mai lo stesso effetto di un arrangiamento semplice e dritto al punto, registrato in modo decente (e ovviamente stiamo parlando solamente della finalità contratto discografico/concerto! Non sosterremmo mai che una canzone “pulita” e rifinita sia sempre meglio di una performance sanguigna e raw!
3. Recording = Relax?
Ora che hai capito l’obiettivo da perseguire inizia la parte divertente: incidere! Nonostante sia l’esperienza più creativa e appagante di tutto il processo, c’è da tenere a mente un paio di dettagli per evitare risultati insoddisfacenti: inizia con il reperire il miglior equipaggiamento possibile a tua disposizione. Ogni strumento dev’essere intonato, accordato e pronto a poter registrare, con corde/pelli nuove. Prenditi del tempo per familiarizzare con la strumentazione che andrai ad usare, tra cui amplificatori, pre-amplificatori, interfacce audio eccetera. Fai un paio di tests e assicurati che la resa sonora sia quella che hai in mente prima di premere il pulsante “Record”. Per il resto… divertiti! Un buon disco ha sempre il giusto equilibrio tra precisione (andare a tempo, suonare in chiave, cantare in tono, dare una performance decisa) e groove (rendere viva la musica senza risultare troppo scolastici o “freddi”). Enjoy!
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4. Editing
Prima di mixare le tracce, prenditi del tempo per una delle parti più noiose del lavoro: l’editing! Questo significa rimuovere i rumori di fondo, la “sporcizia” nelle pause e nei silenzi, quantizzare le parti di batteria e controllare che tutto sia in griglia e corretto. Errori grossolani di performance sono generalmente non accettati in nessun tipo di registrazione, data la quantità di tecnologia a disposizione al giorno d’oggi che permette di editare e pulire facilmente le tracce.
5. Time to mix
Se tutto è andato come previsto è giunto il tanto agognato momento del mixaggio. Inizia con il livellare le tracce, creare bilanciamento fra gli strumenti, cancellare le tracce superflue / non utilizzate, imposta il pan stereo degli strumenti e tutto ciò che riguarda i volumi. Una volta finito puoi iniziare a scolpire il tuo suono con l’ausilio di EQ, compressori ed effetti. Tieni gli ultimi tocchi (reverberi, modulazioni e delay) per la fine. La canzone inizia a prendere forma! Attenzione: cerca di ottenere un mix il più pulito possibile. Se riempi il pezzo di strati atti a coprire la performance (ed eventuali errori) riceverai solamente critiche. Ogni strumento deve essere ben chiaro nello spettro e perfettamente udibile (sì, anche il basso!)
6. Mastering @ Home
Una volta che il mix ti soddisfa passa al mastering. Lo scopo è ottenere un buon prodotto, senza perderci troppo tempo quindi non perdere il sonno per cercare di preservare tutte le dinamiche possibili e immaginabili: lo scopo di un demo è di suonare decentemente quindi munisciti di un limiter e cerca di tirare su il volume generale del pezzo. Un po’ di compressione, un po’ di imaging e di stereofonia e un pelo di equalizzazione e sei pronto a testare il pezzo su diverse fonti sonore per capire se si sente correttamente ovunque. Per maggiori informazioni sul mastering, clicca QUI.
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7. Racconta una storia – e sii convincente
Per attirare l’attenzione dell’ascoltatore devi scegliere le tue canzoni con cura. Devono trasmettere un messaggio, suscitare un emozione ed avere un “perché” per riuscire a colpire nel segno. L’anima della band dev’essere riconoscibile a primo impatto, a discapito di quale sia il messaggio trasmesso. Che tu voglia parlare di gattini, piatti vegan black metal o qualunque altra cosa ti passi per la testa, fallo in modo divertente, emozionale, unico e accattivante.
8. La forma è arte
La musica ce l’hai.. ora ti manca la componente visiva: cover dell’album, libretto, foto ufficiale della band e qualsiasi altro tipo di materiale che vuoi includere nel pacchetto. Ricorda di avere uno stile coerente in ogni elemento che compone il tuo demo. Trova una foto (o crea tu qualcosa) per la copertina e cerca di mantenere lo stesso mood anche nel libretto, nell’immagine sul retro e nella foto della band. L’importante è attirare l’attenzione quindi fatti venire una buona idea cercando di pensare fuori dagli schemi. Cerca di essere il più professionale possibile anche nell’immagine utilizzando foto ad alta qualità. Nessuno vuole vedere selfie incollati tra loro!
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9. Omaggio alla stampa
É giunto il momento di preparare lo .zip da mandare ai gestori delle radio, alle label e ai distributori. Zippa il tuo album (in formato .mp3), allega un PDF con tutte le informazioni rilevanti (biografia breve, formazione, URL dei vari canali social e sito ufficiale), i testi delle canzoni e qualche foto promozionale e invia il tutto a chi di dovere. Se lo .zip è troppo pesante puoi avvalerti di siti come MediaFire e Dropbox per condividere o inviare via e-mail il link – nessuno vuole ricevere una e-mail con un allegato da 50mb! Per evitare di venire cestinati o messi nella cartella “band da dimenticare”, cerca di inviare il materiale a persone che possono avere gusti musicali affini all’offerta che gli stai proponendo.
10. Release Party!
Finalmente è finita! Dopo tutte le fatiche e i problemi che hai incontrato durante il cammino, è arrivato finalmente il momento di celebrare il successo della tua missione! Organizza un Release party e fai ascoltare ai presenti il tuo disco attraverso un impianto o fai direttamente un mini concerto per presentare le canzoni: a te la scelta, l’importante è divertirsi ed invitare amici, parenti, collaboratori e tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione del tuo demo.
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Qual è stata la tua esperienza registrando il tuo demo tape?
Hai qualche esperienza da condividere? 🙂
4 commenti
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Salvador risponde:
Buonasera io sono un musicista nato a Cuba e vivo in Italia da tanti anni e tengo pronta 24 brani inediti per mixare dopo qui finisca le invio grazie
Simon risponde:
uhm.
Francesco risponde:
Ciao Simon, ottimo articolo, molto utile. Mi chiamo Francesco, ho 20 anni e frequento il conservatorio. Ho una blues/soul band, abbiamo degli inediti. Vorrei avere un tuo recapito, per un consiglio, la musica è la mia vita e non potrei un giorno vivere di altro, non cerco il successo ma vorrei solo mostrare quello che ho dentro, cosa che nonostante la publicazione di alcuni inediti online non è riuscita.
Se ti va di scambiare due parole questa è la mia email
francesco.cesarano.97@gmail.com
Simon risponde:
Buongiorno Francesco,
Può condividere la sua musica qui sul blog 🙂