7 cose da non dire mai a chi suona uno strumento a fiato

7 cose da non dire mai a chi suona uno strumento a fiato

I musicisti che suonano strumenti a fiato sono spesso vittima di clichè e pregiudizi. Divertenti ma seri, abili musicisti e ottimi compagni d’avventura, questa particolare categoria di musicisti racchiude svariate persone che suonano gli strumenti più diversi tra loro: flauti, corni, trombe, sassofoni etc. ? ?

Per celebrare questa fantastica categoria di musicisti, abbiamo raccolto le 7 frasi più infelici da dire ai vostri amici che suonano uno strumento a fiato!


 

1. „I vicini si sono lamentati… ancora.“

Una situazione oltraggiosa! Il proprietario di casa – o, nei casi, peggiori, direttamente un ufficiale delle forze dell’ordine – si presenta a casa con una lista di lamentele da parte di tutto il vicinato. I “simpatici” vicini non apprezzano la tua arte – per loro, è solo rumore. Puah! Però, effettivamente, suonare la tromba in balcone in posa statuaria e far pratica di terzine la domenica mattina non è che sia proprio un comportamento consono, quindi scusa. ?


2. „Da Capo“ (in loop infinito)

Gli ottoni sono la parte ‘movimentata’ dei pezzi funk e soul. Dopo un concerto, però, le labbra fanno male. Molto male. I tastieristi, i violinisti e, in certa misura, i batteristi non hanno bisogno di tutta quella resistenza e di quel fiato. Quindi sarebbe *carino* se qualche volta la band si ricordasse che non esiste un lenitivo per le labbra tale da non far sentire le vesciche formatesi dopo aver suonato 30 volte lo stesso assolo di sassofono. Provate voi a fare la maratona di New York 4 volte di fila con le labbra compresse e in tensione!

 

 

3. „Io, ai miei tempi, ero un trombettista di fama internazionale!“

Tipica situazione live: hai appena finito il concerto, le canzoni erano impegnative e il sudore della tua fronte ti ha ripagato: il pubblico ha addirittura chiesto il bis! E poi eccolo lì, il tipico elemento di ogni concerto, presente in ogni città del mondo: l’ex musicista che dopo i brevi convenevoli e i lacunosi complimenti ti racconta delle sue gesta, di quando era giovane anche lui ed era un trombettista famoso ed affermato. Non capisce che tu te ne vuoi solo andare a casa e riposarti?!

 

4. „Dai, fatti un altro goccio!“

Sì ok, lo sappiamo: la vecchia storia per cui i trombettisti, trombonisti e sassofonisti hanno una tolleranza alcolica degna del più navigato dei russi. Ed è anche cosa nota che, per una buona performance, le labbra vanno inumidite regolarmente: questo però non vuol dire che bisogna rischiare il coma etilico per un concerto. Bere con moderazione, festeggiare dopo il successo, non prima. 😉


5. „Si però il tuo assolo era un po’ fuori tonalità“

Hai eseguito un assolo degno di un Grammy. Climax, scale e blue notes come se non ci fosse un domani e, proprio quando hai finito, eccolo là: il classico cagaca**i che mette in dubbio l’intonazione, la performance o le scelte tonali della tua performance contestualizzata nel pezzo X o Y. Dio mio, non è un esame di teoria! La musica live dev’essere creativa!


6. „Stai suonando fuori registro!!!“

Lo strumento è accordato in modo accurato e meticoloso. Ti riscaldi un po’ e testi la situazione. Tutto giusto. Inizia la parte degli ottoni. Un casino infernale, ed ecco che il genio alla tua destra, manco fossi tu l’anticristo della musica, ti colpevolizza perché la tonalità è andata a marengo. PRIMO: sei tu che non ti sei accordato lo strumento e/o non hai ben capito le istruzioni, SECONDO: c’è modo e modo di affrontare le situazioni. Con garbo e cortesia, magari?

 

7. „Sai solo suonare così forte?“

No, è ovvio che no. Ma perché sono qui, allora? Sono in una banda d’ottoni, in prima fila: il costante flusso sonoro è la prerogativa della mia categoria. Non siamo in un quartetto da bar. Se poi ci fosse stata la nota sul quanto diminuire l’intensità delle parti sulle istruzioni che mi hai dato, magari ci sarei arrivato alla conclusione che vuoi un musicista che suoni più piano. Però vabbè, anche se mi rompi le scatole gratuitamente, ti voglio bene.

 

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Queste storielle vi hanno fatto venire in mente aneddoti o ricordi? Parlatecene, lasciateci un commento! ?

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La passione di Simon per la musica nasce molto tempo fa, fino a portarlo al diventare arrangiatore, chitarrista e autore di musica auto-prodotta, pubblicata con la sua band, gli Onyria.

4 commenti

    Ma che articoli fate?? Per vendere qualcosa ci vuole ben altro di quello che avete scritto e che poi il tutto contiene un milione di inesattezze e soprattutto di BANALITÀ!

    Ma fattela una risata!

    Io apprezzo l’articolo … ci vuole anche un po di leggerezza.
    Go Simon !

    Grazie 😉 Non sempre viene percepito!

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