Riccardo Piccolo – Hotline Italia

Molti di voi clienti probabilmente lo conoscono già: da 6 anni a Thomann, pronto a risolvere ogni giorno i problemi dei clienti del bel paese. Con Riccardo abbiamo parlato di vita in Germania, scappare dall’Italia, musica e ovviamente di com’è veramente lavorare da Thomann. Godetevi l’intervista e la canzone (inedita) del fantastico Riccardo Piccolo!

Parlaci di te!

Ciao sono Riccardo, dell’hotline italiana e mi occupo delle vendite. Sono nato e cresciuto a Roma ed ho vissuto otto anni alle Canarie insegnando surf. Vivo qui con la mia ragazza tedesca, ho una bambina di 7 anni, parla bene il tedesco mentre io ancora no! La vita è troppo corta per apprenderlo ma diciamo che va tutto bene 🙂

Cosa suoni?

Suono la chitarra, il basso, batteria e canto.
Ho una band, un duo che si chiama i Transfarmers dove suono la chitarra, la batteria con i piedi e la voce, e c’è un contrabbassista con me. Facciamo concerti in Germania e sta uscendo il primo disco, che si chiama Bluestrip, auto prodotto.

Come sei giunto da Thomann?

Alle Canarie non c’era molto modo di comprare strumenti, erano molto costosi e ci sono pochi negozi disponibili quindi, con il mio gruppo che avevo all’epoca, ci fornivamo da Thomann. Un giorno, guardando il sito ho notato che cercavano, ho mandato il curriculum ed eccomi qua. Il paradiso, soprattutto in questa sala qui. Faceva freddo, c’era un sacco di neve, io venivo dalle Canarie però poi, qua dentro uno si riscalda con ciò che vede

La tua giornata tipo?

Beh la mattina facciamo gli indirizzi, processiamo gli ordini tutto ciò che viene fatto dal momento da quando il cliente clicca sul pulsante ‘Acquista’ fino a quando il pacco esce fuori dal nostro magazzino, questo è il mio compito.

Qualche aneddoto di qualche cliente inusuale?

Sei sicuro che li vuoi sentì? Beh c’era una cliente che aveva comprato un libro di spartiti per pianoforti e, avendo visto la foto del pianoforte in copertina, pensava che gli stessimo spedendo un pianoforte vero per quindici euro!

Un altro cercava una custodia per un Basson, lo strumento a fiato, che sfortunatamente in inglese ha lo stesso nome del cane, il Bassotto e quindi ricevuta la custodia ha provato a metterci dentro il suo cane.

Abbiamo molti clienti che comprano i bassi fretless non sapendo cosa suono i fretless, quindi poi ci chiamano dicendo “hey, i tasti del mio basso dove sono? Ve li siete scordati?!” O con le batterie quelle da bambino che poi arrivano e dicono “ma la mia batteria è troppo piccola!”.

Torneresti in Italia?

Non al momento. Diciamo che qui si vive meglio, se dovessi andarmene me ne andrei in un posto dove c’è l’Oceano. In Italia, io sono scappato da lì, non so, spero che migliori. Qui si sta decisamente meglio come contratti, come vita, come facilitazioni, come burocrazia e tutto più semplice è più funzionale.

Cosa consigli per chi vuole lavorare da Thomann?

Beh sicuramente ci vuole tanta passione per la musica perchè si mastica ogni giorno, buone conoscenze linguistiche, soprattutto l’inglese ma anche altre lingue che sono sempre ben accette. Tanta voglia di lavorare in questo campo e rendere felici i clienti con il tuo servizio clienti che alla fine è la cosa extra che offriamo rispetto a tante altre ditte. C’è molta comunicazione con i nostri clienti, c’è uno scambio intenso di informazioni e di aiuti, è importante.

Ringrazio innanzitutto i nostri clienti che ci ricambiano spesso con molto affetto e i miei colleghi del dipartimento, Luca, Sara, Paolo, Alessio, Cristian.

Ascolta la performance di Riccardo

Ascolta per intero l’intervista a Riccardo in questo video

La passione di Simon per la musica nasce molto tempo fa, fino a portarlo al diventare arrangiatore, chitarrista e autore di musica auto-prodotta, pubblicata con la sua band, gli Onyria.

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