Le Donne della musica Italiana: Dalida

Le Donne della musica Italiana: Dalida

Dalida, la star malinconica che “ha attraversato la vita senza guardarla”, come affermava sempre, ha vissuto una vita segnata da un successo che la catapultó sotto i riflettori sin da piccolissima ed un “mal de vivre” inguaribile.  Ma chi era questa diva egiziana di origini italiane, amatissima in Francia?


Cenni biografici

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Iolanda Cristina Gigliotti nasce in una comunità italiana de Il Cairo il 17 gennaio 1933 da genitori calabresi. Figlia d’arte, (il padre, Pietro Gigliotti, fu primo violino all’Opera del Cairo) Iolanda Cristina all’età di diciassette anni vince il concorso di bellezza Miss Ondine e nel 1954 Miss Egitto, vittoria che le permetterà di debuttare nel mondo del cinema.

Per affermarsi definitivamente nel mondo dello spettacolo decide di trasferirsi in Europa, a Parigi e, nel 1956, ispirata dal film “Sansone e Dalida”, decide di adottare come suo nome d’arte Dalida. 

Nel 1956, su consiglio dello scrittore Albert Machard, incide il suo primo disco ottenendo subito un grande successo tanto che nel 1957, con la sua seconda canzone, Bambino, ottiene il disco d’oro.

 

L’ascesa alla fama

https://youtu.be/abmAoLhcY2w

Nel 1964 Dalida è la prima donna a vincere il disco di platino per aver venduto oltre 10 milioni di dischi e nello stesso anno segue il Tour de France cantando più di duemila canzoni lungo i 2900 km percorsi durante la gara. Dalida viene definita una grandissima stella della musica e del cinema francese e italiano. Un’artista tanto celebre e amata quanto sfortunata.

La sua vita privata, disseminata di inquietudine e sofferenza, ha su di lei un grosso impatto psicologico e, mentre anno dopo anno si afferma nelle classifiche di tutta Europa, all’inizio degli anni Sessanta si innamora del cantante Luigi Tenco, determinando per sempre le sorti della sua carriera e della sua vita privata.

 

La morte di Tenco

https://youtu.be/CpABSplgh20

Con lui incide Bang Bang e tenta la sorte al Festival di Sanremo nel 1967 con il brano “Ciao amore, ciao”, rivelandosi però tutt’altro che un successo. Dopo il drammatico suicidio di Tenco nella stanza d’albergo di Sanremo, la sua vita prende una piega drammatica. La cantante, poco tempo dopo, tenta il suicidio in un albergo a Parigi, ma viene salvata dall’intervento di una cameriera.

Riesce a riprendersi da questa prima forma di depressione, tornando in vetta alle classifiche musicali con il singolo Mama, e riprende a lavorare anche al cinema ed in televisione. 

Nel frattempo la cantante inizia una relazione con uno studente ventiduenne italiano di nome Lucio, dal quale resta incinta. Dalida non se la sente di tenere il bambino e decide di abortire, nonostante la pratica all’epoca fosse ritenuta ancora illegale. Si sottopone ad un intervento clandestino in Italia che, a causa di complicazioni, non le permetterà più di avere figli. 

La morte di Tenco, il tentativo di suicidio e le conseguenze dell’aborto clandestino spingono la sfortunata artista verso l’introspezione e la psicoanalisi e, tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio dei Settanta, Dalida decide di affrontare un viaggio in Nepal alla ricerca di una nuova dimensione spirituale.

 

Gli anni ’70 e la Francia

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Al rientro riesce a dare una svolta  alla sua carriera, tornando ad essere la stella di un tempo ed aggiudicandosi nuovamente la fama di una delle interpreti più amate in Italia e in Francia. Comincia poi una relazione col filosofo Arnauld Desjardin, che si conclude rapidamente dopo che quest’ultimo renderà noto di essere sposato. Nel 1970 Lucien Morisse, suo ex marito e protettore, si suicida sparandosi un colpo in testa, provocando nuovo dolore alla cantante.

L’ultima relazione, iniziata alla fine del 1985 con uno sfuggente medico di nome François Naudy e terminata all’inizio del 1987, sarà l’ennesima delusione per Dalida, tanto da rendere quella depressione, ormai cronica, insopportabile.

 

Il terzo, riuscito, tentativo di suicidio

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Nonostante il grande apprezzamento del pubblico, il gennaio 1987 Dalida smette di apparire pubblicamente e infine, il 3 maggio dello stesso anno, al terzo tentativo di suicidio, riesce nella sua tragica missione. Sul suo comodino venne trovato un biglietto che recitava: “Perdonatemi, la vita mi è insopportabile“.

Questa splendida artista, Insieme a Edith Piaf, è la cantante che ha maggiormente contrassegnato la musica leggera transalpina del XX secolo, vincendo anche due Oscar mondiali della canzone ( 1963, 1974) ed ottenendo nel 1975 il riconoscimento del Québec di personaggio più popolare, dopo Elvis Presley e donna dell’anno insieme a Jackie Kennedy.

 

Dalida: il film

In Italia, nel 2017, è uscito un film sulla vita della cantante intitolato, semplicemente, ”Dalida”. Vi hanno preso parte Sveva Alviti (nel ruolo della protagonista), Riccardo Scamarcio nei panni del fratello Orlando e Alessandro Borghi ad interpretare Luigi Tenco.

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Conclusione

Dalida verrà per sempre ricordata come una diva della musica italiana e francese, tanto amata quanto sfortunata, caratterizzata da una vita priva di serenità, disseminata di eventi tragici i quali hanno coinvolto e, talvolta, compromesso anche la sua carriera. Oggi Dalida riposa in pace a Montmartre (Parigi), e sulla sua tomba sorge una statua commemorativa con le sue sembianze.


Articolo scritto da Elena P.


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La passione di Simon per la musica nasce molto tempo fa, fino a portarlo al diventare arrangiatore, chitarrista e autore di musica auto-prodotta, pubblicata con la sua band, gli Onyria.

5 commenti

    Certo che la conoscevo mi piaceva come cantava come vestiva e la grande serietà verso il pubblico, ho parecchi dei suoi migliori dischi, dopo che Tenco si tolse la vita immaginai subito che non avrebbe vissuto molto senza di lui, purtroppo ebbi ragione. Da un lato un poco di fortuna ma in amore ,motrice della vita ,tanta sfortuna. Ora spero possano essere assieme per l’eternità.

    Una bravissima cantante
    Molto sfortunata❤

    Sempre amata ♥️♥️♥️

    Dalida una cantante eccezionale e una donna molto sfortunata.L’incontro con Luigi Tenco e’ stata la sua fine. Comunque sia rimarrà per sempre Dalida, nel cuore di migliaia e migliaia di fans sparsi in tutto il mondo.

    una cantante dotata di un carisma incredibile quando saliva su un palcoscenico riempiva e calamitava tutti..grande gestualita voce meravigliosa e una presenza scenica indescrivibile e donna di grande classe…la sua voce la sua gestualita’ la contradistinguevano da tutti

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